Tavagnacco, niente notte bianca: se ne riparla il prossimo anno

Proposta dei commercianti per rilanciare il centro storico e le attività economiche. L’amministrazione: serve tempo per mettere a punto un evento a Feletto sull’esempio di Udine
Udine 11 Luglio 2014 notte bianca Copyright Foto Turco Massimo
Udine 11 Luglio 2014 notte bianca Copyright Foto Turco Massimo

TAVAGNACCO. È ancora tutto da fare, ma l’idea è quella di realizzare una sorta di notte bianca anche a Feletto Umberto. Un modo per rilanciare il commercio del centro storico e dare una boccata d’ossigeno agli esercizi economici, soprattutto quelli più decentrati.

L’amministrazione comunale, però, frena gli entusiasmi, almeno per ora: impossibile realizzarla così su due piedi, da qui a un mese. I tempi troppo stretti e soprattutto non ci sono le poste a bilancio. Ecco perché è stata rimandata al prossimo anno la richiesta avanzata dai commercianti della corte di Feletto al sindaco di Tavagnacco, Gianluca Maiarelli.

Serve tempo per mettere a punto un evento sull’esempio di quello udinese. Perché se l’obiettivo è rivitalizzare il centro e porre fine alla guerra tra commercianti di serie A e di serie B, quelli che in via dei Martiri continuano a denunciare isolamento e degrado, è fondamentale la programmazione, altrimenti «è rischio flop».

Impensabile, infatti, reperire i fondi necessari per quest’anno con così poco anticipo, ha spiegato il primo cittadino Gianluca Maiarelli al titolare dell’Adoro Caffé, Michele Barile, nei giorni scorsi in un primo incontro interlocutorio.

L’idea, comunque, è buona e va coltivata all’interno del circuito dell’Homepage festival. Servirebbero diecimila euro da mettere sul piatto per la serata, fondi che il Comune necessita di programmare e che non è nelle condizioni, nell’era del patto di stabilità, di erogare dall’oggi al domani.

Ben venga però l’iniziativa, dunque, fa sapere Maiarelli, ma meglio «evitare che finisca in un’iniziativa una tantum». L’intenzione, invece, potrebbe essere quella di farla diventare un appuntamento fisso, come lo sono la festa di primavera e quella di autunno, puntando però sulla qualità.

Non solo, dunque, una shopping night, ma, suggeriscono i commercianti, una notte ricca di eventi culturali in grado di dare al territorio un’attrattività regionale. Come emporio del commercio, quindi, ma anche dell’innovazione, fiore all’occhiello del Comune di Tavagnacco.

Ragiona Mariaelli che «sarebbe interessante coinvolgere anche le aziende digitali, per farne una sorta di notte della tecnologia. Ma è tutto ancora da scrivere». Meglio abbozzare un piano e condividere il progetto con le categorie, attraverso incontri pubblici per raccogliere spunti e suggerimenti. Fare una colletta per organizzare in extremis l’evento? «Non è un sacrificio al quale sono disposti tutti i negozianti», allarga le braccia Barile.

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