Taylor Mega, dalla droga al sesso: la scrittrice Elena Commessatti racconta il libro dell'influencer di Carlino

Carlino come Berlino. Taylor Mega come Christiane F, solo che lo zoo è la sagra estiva del paese. Uscito il 15 settembre per i tipi di Mondadori “Taylor Mega. La bambina non c’è più.”, (E. 15,90, pp.114), è un libro inaspettato.
Taylor Mega, al di fuori dei circuiti blasonati della cultura, firma un libro sulla noia in provincia (friulana), e lascia il segno. “Tutti i fatti e le storie narrati in questo libro sono reali”, scrive. “Ho utilizzato degli pseudonimi,” aggiunge; “l’unica che compare con il nome reale sono io.”
Lei: Elisia Todesco, figlia di allevatori di tacchini, nata nel 1993 a Carlino, ex adolescente tossica, eroinomane e non solo, che si droga, per salvarsi “dalle proprie voragini d’ansia” che la prendevano sin dalle elementari. Lei, una bambina solitaria.
Lei, ragazza, innamorata di Yuri, ragazzo udinese di via Riccardo di Giusto, che pure la mena. Ci aggiungiamo che ora è una ventisettenne un po’ rifatta ma bella, una web influencer-imprenditrice che fermano per strada, e lei -giustamente- nelle provocazioni ci va a nozze.
Anzi, si fidanza. Prima Briatore, poi Sferaebbasta, poi Tony Effe della Dark Polo Gang. E prima ancora, un avvocato friulano. E intorno tanti altri, ma non è questo il punto.
Lei lo dichiara, padrona del suo corpo, “gli uomini si impauriscono quando una donna vive il sesso in maniera naturale e spregiudicata come loro”, e fiera della sua bellezza ma non della sua anima, fragile e nascosta, almeno fino al riscatto, quando per non morire di tristezza (e crisi di astinenza) si cambia il nome e diventa Taylor Mega su Myspace.
D’altra parte che cos’è Carlino se non un paesino in provincia di Udine che su Wikipedia non trova che l’attestazione del suo anonimato?
Nella sezione “monumenti e luoghi di interesse” c’è solo la chiesa parrocchiale. Ed ecco,la “bambina non c’è più” firma invece per Mondadori/Electa un libro forte, selvaggio. “
Elisia è praticamente la prima che mi scrive della solitudine estrema, del deserto sociale e culturale, dei fiumi di droga che scorrono qui tra i giovanissimi, giovani e meno giovani”, scrive nel suo post su Facebook Giovanni Tomai, il libraio della Tarantola a Udine.
E poi prosegue: “com’è che tra gli editori locali non ce ne sia uno che abbia un libro giovane, che racconta cosa succede nell’interregno tra Gigi Dag e la Trap?” Ecco, questo fa Taylor Mega: colma un vuoto narrativo. Divertente, in senso culturale, che lo faccia proprio lei, la regina del social-trash, che si becca gli insulti su Instagram perché per promuovere tale libro scrive “faccie” dentro il post.
“Spesso finisci nel vortice della droga perché ti fai trascinare dalle persone sbagliate,” racconta nella sua autobiografia. “La mia esperienza è completamente diversa. Ho sempre deciso tutto io, in prima persona, fin da quando ero una quattordicenne qualsiasi in un qualunque paese del Nord-Est”.
“A Carlino,” prosegue, “dove la vita scorre sempre sugli stessi binari.” La novità sta qui, nell’argomento, e nell’autrice: una giovane donna che ha il potere sugli uomini e le insicurezze nell’anima. Che usa il cucchiaio con cui mangia la Nutella al mattino per sciogliere la droga. Che tira fuori il braccio per la prima siringa dentro una macchina “con una disinvoltura tale che sembra che non aspetti altro.”
Questa è la sorpresa: il tono, lucido e consapevole, con cui racconta la sicurezza di una tragedia nell’anonima provincia friulana di oggi. E a un certo punto decide di smettere. E ce la farà. Senza SerT, o comunità. Una specie di eroina senza eroina. Anzi, una nuova eroina nel panorama letterario contemporaneo delle donne friulane.
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