Teatro, Pdl e Ioan: la Fondazione non va eliminata
UDINE. «La Fondazione del teatro nuovo Giovanni da Udine non si tocca». Recita più o meno così la replica del coordinatore cittadino del Pdl, Giovanni Nistri, nonché componente del Consiglio di amministrazione della stessa Fondazione, all’analisi del sindaco, Furio Honsell, secondo la quale «se il teatro deve vivere di contributi pubblici la Fondazione è uno strumento improprio». Apriti cielo, il Pdl e il già candidato sindaco, Adriano Ioan (Identità civica), insorgono.
«Honsell propone che sia il Comune a gestire il teatro dopo aver ridotto del 60% il contributo erogato negli anni passati dimostrando così di non avere le risorse sufficienti per garantire una dignitosa stagione teatrale» sostiene Nistri condividendo, seppur con un distinguo, la tesi del sindaco secondo la quale gli spettacolo devono essere finanziati con contributi pubblici e privati.
«Questa posizione - avverte il coordinatore del Pdl cittadino - è senza dubbio condivisibile a patto che valga per tutte le realtà che fanno spettacolo e che, a fine stagione, si verifichino i risultati ottenuti». Nistri, insomma, difende la scelta che fu del sindaco Sergio Cecotti di affidare la gestione del teatro a una Fondazione.
«Cecotti, sindaco di centrosinistra, l’ha fatto per condividere con Regione e Provincia gli oneri e per assicurare una partecipazione più equilibrata alle decisioni sull’attività artistica. Non è un elemento trascurabile se si considera che la stagione di prosa del Giovanni da Udine degli ultimi tre anni è stata decisa dal Comune nominando un direttore artistico inadeguato che ha prodotto i risultati negativi ora sotto gli occhi di tutti» aggiunge Nistri definendo quindi «inconsistente la discussione sul mantenimento della Fondazione a meno che - sottolinea - non si lavori per affidare in prospettiva anche il teatro “ai soliti noti”».
Anche se Nistri non lo dice esplicitamente è evidente che si riferisce all’ipotesi già emersa e poi archiviata di affidare le direzioni artistiche del teatro a Css, Ente teatrale regionale (Ert) e Fondazione Luigi Bon. Non a caso Nistri promuove la partecipazione all’interno del teatro di tutte le realtà che fanno cultura in città. «Il Giovanni da Udine - conclude il coordinatore cittadino del Pdl - può e deve diventare il magnete capace di alimentare una presenza capillare sul territorio dei centri di divulgazione della cultura dello spettacolo».
Sulla stessa lunghezza d’onda Ioan: «Se esiste un responsabile politico delle disastrose stagioni di prosa degli ultimi tre anni questo è proprio il primo cittadino che, attraverso i suoi rappresentanti nel Cda della Fondazione, ha imposto il soprintendente Lievi. Ma Lievi non ha saputo interpretare i gusti dei friulani e ha realizzato una programmazione i cui risultati negativi sono confermati dal crollo degli abbonati».
Anche Ioan, quindi, promuove non solo il modello di gestione in corso, ma anche il fatto che l’attuale Consiglio di amministrazione della Fondazione abbia deciso di «invertire il trend sostituendo il direttore artistico della prosa: i benefici di questo cambio si vedranno tra un paio di stagioni, nel frattempo - ripete il già candidato sindaco - bisogna evitare che Honsell demolisca quel che resta della Fondazione».
Anche Ioan, insomma, respinge l’ipotesi che la gestione del teatro possa essere affidata al Comune. «Giudico con estrema preoccupazione la proposta formulata da Honsell per le ricadute che potrebbe avere sulla collezioni di passivi» continua il consigliere d’opposizione ricordando che la gestione della stragrande maggioranza dei servizi a domanda individuale, musei civici compresi, non produce utili.
Il dibattito, insomma, è tutt’altro che chiuso anche se l’assessore regionale alla Cultura, Gianni Torrenti, si è già espresso a favore delle Fondazioni anche se nate in tempi profondamente diversi. La Regione resta intenzionata ad aprire un tavolo di confronto con il Comune per verificare se sarà possibile far arrivare al teatro Giovani da Udine qualche euro in più.
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