Telecomunicazioni, Omc salva la Onda
PORDENONE. Legalmente costituita e già operativa Omc, la newco la cui denominazione è un acronimo che a breve si trasformerà in Onda mobile communication spa. La società che nasce rilevando prima con un contratto d’affitto d’azienda finalizzato all’acquisto di uno degli asset della Onda in concordato. L’operazione di salvataggio dell’azienda fondata diversi anni da Michelangelo Agrusti, presidente di Unindustria, ha maturato qualche ritardo, ma alla fine pare essere riuscita.
L’oggetto sociale non cambia, produzione e commercializzazione di apparati elettronici, ma negli obiettivi la nuova Onda avrà una marcia in più, grazie alla partecipazione di Njk, company statunitense, attraverso una propria controllata. Njk è un fondo d’investimento che da anni sostiene la ricerca tecnologica nel settore ed è detentore di soluzioni tecnologiche innovative, di diversi brevetti utili per carte di credito, sicurezza, ecc.
Ed anche per internet, dove uno dei prodotti di punta proposti al mercato consente di velocizzare il traffico dati attraverso sistemi di compressione e decompressione. Altro optional, la “targhettizzazione” della clientela. Brutto termine per definire un’operazione grazie alla quale le abitudini dell’utente vengono rilevate e classificate per consentire al sistema di proporre i contenuti che il cliente desidera. Esemplificando. Supponiamo di avere l’abitudine di consultare, al mattino, alcuni quotidiani.
La procedura consueta è accendere il computer, attivare la connessione, ricercare il sito tra i preferiti, scaricare il quotidiano in pdf, consultarlo... Forse più breve ma non molto diverso il percorso con un tablet. Bene, grazie a questo sistema, l’abitudine di leggere i quotidiani si traduce con un lavoro notturno che l’apparecchiatura esegue durante la notte, scaricando le informazioni che verranno chieste successivamente, e proponendo all’utente la fruibilità immediata del giornale. Evitando la congestione della rete generata da migliaia di utenti che alle 9 del mattino si collegano agli stessi siti per effettuare la medesima operazione.
«Questo - spiega Giuseppe D’Anna, liquidatore di Telecomunicazioni industriali - è sicuramente uno dei prodotti che l’investitore americano ha intenzione di commercializzare in Europa. Ovviamente Onda si candida ad essere uno dei veicoli per questa operazione».
Omc ha avviato dunque l’attività assorbendo 13 dipendenti dell’azienda in concordato, e se le tappe del piano industriale saranno confermate, altri due lavoratori oggi in cassa integrazione dovrebbero entrare entro un anno. Dell’organico della vecchia Onda (complessivamente 34 addetti) 11, esclusivamente tecnici, sono stati assorbiti dalla Overit di Fiume Veneto; per i restanti 8 è scattata la cassa integrazione speciale.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto