Telefonini e distrazione, ecco le cause principali degli incidenti: nel 2018 sono stati 3.351

I dati fanno luce sulle abitudini dei friulani al volante. I cali d’attenzione restano tra le principali cause di pericolo
PICTURE POSED BY MODEL File photo dated 13/08/14 of a woman talking on her phone whilst driving, as the brother of a woman killed by a driver using a mobile phone has spoken of his fear people will think the problem has gone away. PRESS ASSOCIATION Photo. Issue date: Friday April 17, 2015. He spoke out after new figures showed the number of people given penalty points for the offence has fallen by almost a quarter. See PA story POLICE Mobile. Photo credit should read: Jonathan Brady/PA Wire
PICTURE POSED BY MODEL File photo dated 13/08/14 of a woman talking on her phone whilst driving, as the brother of a woman killed by a driver using a mobile phone has spoken of his fear people will think the problem has gone away. PRESS ASSOCIATION Photo. Issue date: Friday April 17, 2015. He spoke out after new figures showed the number of people given penalty points for the offence has fallen by almost a quarter. See PA story POLICE Mobile. Photo credit should read: Jonathan Brady/PA Wire

UDINE. Non c’è soltanto il (giustamente) demonizzato cellulare. Il 22,53 per cento degli incidenti che si sono verificati nel corso del 2018 sulle strade del Friuli Venezia Giulia è stato causato dalla distrazione del conducente. «Inevitabilmente, la mente va subito allo smartphone – riflette Maddalena Valli, direttrice dell’Automobile club di Udine –, ma i comportamenti che contribuiscono a distogliere l’attenzione dalla guida sono davvero molti e variegati».

E vanno alle discussioni con i passeggeri al “pasticciare” con navigatore e autoradio, fino al trucco per le signore. È uno degli spunti forniti dall’annuale report dell’Automobile club d’Italia sull’incidentalità, pubblicato nei giorni scorsi dal Centro documentazione della stessa Aci. Il numero di incidenti è in calo e così il numero di feriti e morti; in controtendenza, per quest’ultima voce, c’è il territorio della provincia di Udine, che ha visto crescere nel corso dell’anno passato il numero di persone decedute tra le lamiere accartocciate di un’auto o di una moto.



I dati degli incidenti

Nell’arco del 2018, stando alle tabelle dell’Aci, sono stati registrati in Fvg 3.351 incidenti stradali, che hanno causato 77 morti e costretto alle cure ospedaliere 4.537 persone. Udine, con i suoi 1.190 sinistri fa la parte del leone, anche per il numero di incidenti con esito fatale: sono stati ben 38 i decessi, quattro in più rispetto al 2017. In calo di settanta unità, invece, i feriti.

A seguire Trieste, con 980 incidenti (undici mortali) e Pordenone, che a fronte di 726 scontri ha visto morire sulle proprie strade ben 20 persone. Infine Gorizia, con 455 incidenti, otto dei quali mortali.

Le strade a rischio

Il maggior numero di veicoli in pista, l’imprevedibilità dei comportamenti degli altri utenti della strada e gli spazi di manovra più ristretti sono fattori che fanno delle strade urbane il teatro più ricorrente degli incidenti stradali. In città si verifica il 56 per cento degli incidenti, 1.883 nel 2018, con un’incidenza rilevante degli scontri frontali-laterali (837). Fanno riflettere i dati relativi agli incidenti in autostrada: l’anno passato ne sono stati rilevati 170 ma per la natura dell’arteria e per lo stile di guida adottato risultano essere di gran lunga quelli con il tasso di mortalità maggiore, pari al 107 per cento.

Le cause

Come detto, le distrazioni al volante restano tra le principali cause degli incidenti. Nel 2018 il 22,53 per cento di questi sono stati provocati proprio da atteggiamenti poco responsabili dei guidatori, che hanno perso il contatto visivo con la carreggiata, finendo per fare danni.

Preoccupante anche l’incidenza del numero di mortali causati dalla guida distratta: sono stati 17, il 28,81 per cento del totale. Le altre cause? Il mancato rispetto dei segnali è quella principe, con 859 incidenti che si sono verificati proprio a causa di un’errata interpretazione delle regole dettate dai cartelli. C’è poi la tendenza, purtroppo diffusa e quasi inestirpabile, di schiacciare il piede sull’acceleratore ben oltre i limiti: l’alta velocità ha causato 476 incidenti (il 16,25 per cento), 12 dei quali con esito mortale.

Giornate e orari

Il giorno in cui si verifica il maggior numero di scontri sulle strade del Friuli Venezia Giulia è il giovedì: nel 2018 sono stati 548 gli incidenti rilevati dalle forze dell’ordine nel quarto giorno della settimana. A seguire il martedì, che precede di un’incollatura il giovedì.

Il giorno meno rischioso per mettersi al volante, stando alle statistiche, è la domenica, con 398 sinistri censiti. Viceversa, proprio il giorno festivo è quello in cui si concentra il maggior numero di morti sulle strade: l’anno scorso sono stati 15, uno in più del martedì. La fascia oraria meno “sicura” è quella tra le 14 e le 17: in questo arco temporale si sono verificati 894 incidenti, dieci in più del lasso compreso tra le 10 e le 13, durante il quale è stato registrato tuttavia il maggior numero di incidenti mortali (19).

Auto e moto

L’auto è il mezzo che, naturalmente, è più spesso coinvolto in incidenti (4.113 casi). Rilevante anche il numero di moto interessate (823) e biciclette (ben 397, con il coefficiente di mortalità più elevato). Interessante anche il dato sui veicoli commerciali interessati da uno scontro (398) e decisamente curioso quello sui cinque quadricicli coinvolti in sinistri.

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