Telemarketing: ecco come comprano i nostri numeri di telefono

UDINE. Li abbiamo cercati, trovati e (quasi) acquistati. I numeri di telefono. I vostri numeri di telefono. E anche gli indirizzi, i codici fiscali. Perfino i codici delle bollette del gas e della luce. Pacchetto completo. Tutti i dati che vengono usati dai call center per le chiamate commerciali moleste.
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Valgono 8 centesimi l’uno al mercato nero. Perché possono essere venduti e rivenduti all’infinito. Varrebbero: il quotidiano toscano Il Tirreno si è fermato un attimo prima di pagarli per non alimentare (nemmeno con un centesimo) il traffico indecente dei nostri dati. Però si è fatto mandare i campioni - cellulari e numeri fissi - per testare la merce. E sono numeri buoni.
Dove prendi il mio numero?
In un anno e mezzo di campagna condotta contro il telemarketing aggressivo da parte del quotidiano toscano, per arrivare alla legge che mette un freno alle chiamate commerciali moleste, la domanda più frequente degli abbonati è stata: “Dove vengono presi i nostri numeri?”. Oggi siamo in grado di dare una risposta. Non l’unica, di sicuro. Ma traccia una rotta sicura del commercio illecito dei dati. E porta dritta in Albania. Lo conferma la trattativa condotta nei primi giorni di marzo. E conclusa la scorsa settimana.
Numeri in italia, soldi in Albania
«Allora il primo pagamento avverrà oggi oppure a iniziare da domani? Comunque mi devi informare 30 minuti prima così mi organizzo per farmi trovare all’ufficio». Il messaggio arriva via whatsapp. L’accordo è per pagare l’elenco dei numeri a blocchi. Il primo vale 600 euro. Il pacchetto completo 2.400. I dati arrivano dall’Albania. Segui i soldi. E via Western Union - il sistema di trasferimento del denaro a distanza - là sono diretti. Il destinatario è Rrael. Il cognome meglio lasciarlo perdere.
Seicentomila utenti
La merce, invece, è importante: 600mila numeri di telefono, fissi e cellulari. Di tre regioni: Toscana, Marche, Umbria. Completi di indirizzo degli utenti, codice fiscale e soprattutto codice cliente. Servono - è questo il succo della trattativa che abbiamo portato avanti - per una campagna di energia. Ci siamo finti una società in cerca di nuovi clienti. E quindi di nuovi numeri da contattare.
Il primo contatto
Il giornale di Livorno, Il Tirreno, non è andato tanto per il sottile. Avvia la trattativa con chi mette la “merce” in mostra. E cercando la merce - i numeri di telefono - si trova esposta, in pubblico. La vetrina è Facebook. Ci sono tanti venditori. Noi peschiamo la pagina “Liste numeri”.
Il messaggio, postato il 22 febbraio e condiviso di nuovo l’8 marzo, pare invitante. E soprattutto chiaro: «Vendiamo nominativi di energia e gas a richiesta delle zone completi di tutti i dati (numero cel\fisso nome cognome via completa c.fiscale pod/pdr iban carta di identita ect... nominativi di telefonia fastweb vodafone con problemi oppure senza». Poi l’avvertenza: per maggior informazioni (contatti) in privato. Per comprare, contatti in privato.
Come si acquistano le liste?
Così il 2 marzo si tenta il primo contatto. «Buonasera, vorrei avere informazioni su come acquistare queste liste». Pochi minuti e arriva la risposta. L’italiano è incerto, con questi errori: «Che mandato avete, energia opure telefonia? Perche ho diverse tipologie di liste. Numeri fissi o cel opure non e importante? I numeri clienti non li posso asicurare invece per il pod e il pdr e il fiscale non ci sono problemi».
I codici delle bollette
Eccoci. Cominciamo a fare sul serio. Il Pod e il Pdr: due segnali che i dati valgono qualche cosa. Che servono davvero per eventuali contratti. Il PDR (Punto di Riconsegna) è il codice numerico nazionale di 14 cifre che non varia anche se cambia il fornitore del gas ed è riportato nella prima pagina della bolletta. Il POD identifica l’utenza della luce: entrambi sono di fondamentale importanza per poter cambiare fornitore, poiché identificano l’utenza. Per il cambio della società di vendita infatti sono indispensabili oltre ai dati anagrafici dell’intestatario delle fatture e l’indirizzo esatto della fornitura. E il “nostro” fornitore è in grado di procurare nominativi «completi di numero, nome, cognome, via completa, comune, provincia, codice di avviamento postale, codice fiscale pod/pdr».
Il test dei numeri
Potrebbero, però, non essere numeri “buoni”: magari non sono più attivi. Il commerciante si risente: «I nominativi sono aggiornati da 3 mesi fa a 1 anno, oppure un massimo di un anno e mezzo: quindi sono attivi al 98%». Per quanto - ammette - ci sono persone che il cellulare lo tengono tutta la vita «ma ci sono anche quelli che tengono un numero due o tre mesi».
Bene le informazioni a quel punto ci sono tutte. E la giornalista de Il Tirreno lancia la proposta di acquisto dei numeri tramite whatsapp sul cellulare (con prefisso albanese 00355): 1 milione di nominativi per tre regioni, Toscana, Umbria e Marche. Il quantitativo crea una giornata di incertezza. Poi arriva la controproposta: 500mila i nominativi disponibili per la nostra “falsa” società.
Si tratta sul prezzo
Ci accordiamo. E ci viene richiesto un prezzo. Che sia «piacevole per entrambi». Noi diciamo che i nominativi al massimo valgono 1 centesimo l’uno così “profilati”: cioè corredati di numeri di telefono, codice fiscale e codici delle bollette, oltre che indirizzi. Più economica ancora la controproposta: «Ti va bene a 8 centesimi a nominativo? La vogliamo come cliente anche per le altre volte, non solo per questo patto». È fatta. Anche se prima di acquistare la merce, vogliamo fare un test. Per essere sicuri di comprare numeri buoni. E di non essere truffati.
Arrivano i cellulari di prova
Sulla richiesta di un campione di numeri, la trattativa, però, rischia di arenarsi. Gli albanesi non si fidano «per il semplice fatto che ci è successo tante volte - scrivono - che le persone prendono solo il test e non comprano mai». In effetti, noi abbiamo chiesto il 10% dei nominativi: 50mila numeri su mezzo milione. «Io non vendo nominativi per scherzare - dice il venditore - ma per avere una seconda entrata e come un secondo lavoro e per il fatto che ho la possibilità di farlo perché ho la possibilità di averli».
Però, non vuole neppure far sfumare l’affare. E quindi ci offre 600mila numeri al prezzo di 500mila: 100mila potenziali clienti gratis. A una condizione: «Compra la prima tranche (trancha nel messaggio originale, ndr) li provi per il primo giorno. Poi il giorno successivo possiamo fare gli altri accordi. Come detto, vi voglio come clienti per un lungo termine e non solo per questo affare». In segno di buona volontà, comunque, manda circa 200 numeri fissi di utenti delle Marche. Poi il giorno successivo circa 200 numeri di cellulari di abbonati della Toscana. E sono attivi. Si può pagare.
Pagare
Le indicazioni non tardano ad arrivare. Si deve pagare senza lasciare tracce, in 3/4 volte purché in giorni successivi. A ogni rata, l’invio di 120-130mila numeri. I soldi «li mandi con Money Gram (società di trasferimento denaro in tempo reale) o con Western Union. Si va a un negozio e si fa una ricarica con il mio nome e cognome e paese. Rrael, Albania». Ma noi ci siamo fermati al confine.
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