Telesca replica a Forza Italia: «Noi lavoriamo per un nuovo welfare»

Fvg, il Consiglio varerà la misura di sostegno al reddito. «Innoveremo il sistema riordinando strumenti e risorse»
Bumbaca Gorizia 11.07.2014 Consiglio Comunale Punto Nascita Serracchiani Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 11.07.2014 Consiglio Comunale Punto Nascita Serracchiani Fotografia di Pierluigi Bumbaca

UDINE. Respinge l’accusa alla giunta, di muoversi solo su spinta ideologica. E assicura che l’esecutivo è al lavoro per modificare il welfare regionale, perché diventi un sistema moderno. L’assessore Maria Sandra Telesca replica così a Forza Italia, alle parole del capogruppo Riccardo Riccardi. L’assessore parte dall’appuntamento di domani, quando in Consiglio sarà varato il nuovo strumento di sostegno al reddito, primo tassello per Telesca del welfare che la giunta vuole.

«Sostenere le persone in difficoltà economica è un tema fondamentale per la nostra società, che si aggancia in modo inequivocabile alle altre politiche a matrice sociale ed economica che la giunta di Debora Serracchiani ha varato in questi primi due anni di mandato. Ma è davvero un peccato che in Fvg – afferma Telesca – argomenti fondamentali come la povertà, e le urgenti risposte che oggi dobbiamo dare alla parte più fragile delle nostre comunità, vengano utilizzati a meri fini provocatori. Continuare a ripetere, all’infinito, che è ideologico aiutare chi sta male in una società dove si stanno allargando sempre più le forbici delle disuguaglianze, lo considero fuorviante e soprattutto poco utile a ricercare le soluzioni più giuste». L’assessore riprende anche quanto già dichiarato nell’inchiesta del Messaggero Veneto sui fiumi di denaro spesi per il welfare indicati nel Rapporto sociale 2013. «Con quello strumento, per la prima volta, abbiamo fatto un’analisi dettagliata e approfondita del sistema sociale della regione, che oggi consente di capire “cosa funziona e cosa va cambiato”, perché – aggiunge l’assessore – vogliamo correggere il tiro e riorganizzare gli interventi, dirottandoli nella direzione più azzeccata per non sprecare le risorse, comunque troppo poche, che possiamo mettere in campo. Questa non è ideologia: è pensiero e conseguente azione. Riccardi vada a chiedere agli assistenti sociali dei Comuni, alle Caritas, alle altre associazioni di volontariato se è ideologico quello che quotidianamente fanno per le persone (purtroppo sempre più numerose) che sono sotto la soglia di povertà».

Telesca ripete che la nuova misura di sostegno al reddito richiederà ai beneficiari di stipulare un patto e di assumere impegni, per un welfare moderno. «E in quel provvedimento convergeranno risorse utilizzate per interventi disomogenei e frammentati, che sinora troppo poco hanno inciso. Liquidare come ideologiche – rintuzza Telesca – le proposte di cambiamento per sanità e sociale è facile, d’effetto, ma impedisce di affrontare seriamente temi importanti e complessi. Noi però non abbiamo paura di affrontare le difficoltà e misurarci. Consiglierei a Riccardi di guardare un po’ al di fuori dell’uscio di casa e dei confini regionali, andando a leggere, ad esempio, le proposte di riforma di Governi regionali della sua parte politica, come la Lombardia. Capirebbe che le strade maestre per riorganizzare il sistema sono piuttosto simili e, dunque, che potremmo essere più costruttivi entrando nel merito vero delle cose. Ma immagino che, nelle complicate strategie politiche di chi ha il solo obiettivo di contrapporsi senza pensare a un’utile discussione, ciò non sia contemplato. Peccato».

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