Temperature troppo alte, a Forni seggiovia bloccata

L’impianto Cimacuta è rimasto chiuso a lungo sotto le feste. Promoturismo: avviato efficientamento per produrre neve

Laura Pigani

A stagione avviata, la seggiovia Cimacuta è rimasta chiusa per quasi tutte le festività natalizie, destando qualche malumore tra chi aveva scelto Forni di Sopra per passare le vacanze.

L’impianto è stato aperto, infatti, soltanto a partire dal giorno dell’Epifania, quando ormai il grosso del turismo faceva rientro a casa per riprendere il lavoro e le lezioni scolastiche.

All’origine del posticipo, secondo PromoTurismo Fvg vi sarebbe stato un problema legato alle temperature che non avrebbero consentito un prolungato mantenimento del tappeto di neve necessario per sciare.

Difficoltà che non si registrano, invece, per i tre impianti di risalita del Varmos e lo skilift.

«Abbiamo potuto attivare la seggiovia Cimacuta – spiega il responsabile del polo sciistico di PromoTurismo Fvg Francesco Pacilé – soltanto dopo aver completato l’innevamento, che dipende da determinate condizioni di umidità e temperatura, che varia in base al freddo e all’orografia.

Se mancano queste condizioni, l’innevamento programmato non è possibile, anche perché richiede un certo tempo imbiancare la pista. Tutto il resto del demanio sciabile – prosegue – era stato comunque aperto. Il Varmost si trova a una quota maggiore e in quel caso non ci sono stati problemi.

A 2 mila metri è più facile che si raggiungano i –10. Inoltre, la zona dei campetti è vicina al Tagliamento, dove c’è una fascia più fredda della montagna, come in tutte le zone a ridosso del fondovalle». Pacilé, che sottolinea una presenza di turisti superiore del 30% rispetto all’anno prima, annuncia ulteriori investimenti per ovviare a questo tipo di ritardi.

«Abbiamo già avviato un processo di efficientamento dell’impianto di produzione della neve programmata nell’area del Davòst – chiarisce il dirigente – ma lo dobbiamo completare con ulteriori step. Vale a dire con la realizzazione di un bacino di accumulo di acqua per averne sempre a disposizione: è in fase di definizione l’area più adatta con il Comune».

«Nell’arco di due anni – ipotizza – ci auguriamo possano essere avviati i lavori. L’ufficio tecnico di PromoTurismo sta facendo studi al riguardo nell’ottica di rendere funzionale tutto ciò che abbiamo. Ovviamente – Pacilé ci tiene a precisare – non si tratta di un ampliamento del demanio sciabile, ma di rendere efficienti le strutture che già abbiamo per l’offerta turistica di Forni di Sopra».

Secondo Roberto Pittini, referente per l’associazione “Forni la mia seconda casa”, il clima rappresenta una «incognita importante su cui tutti dobbiamo lavorare. È necessario trovare alternative, visti anche i fenomeni di inversione termica che si registrano»

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