Tenta di rubare tv e frigoriferi in discarica

I carabinieri arrestano a Gorizia un 40enne originario della Sierra Leone residente a Pavia di Udine

PAVIA DI UDINE. Si è aperto un varco nella recintazione. È entrato così all’interno del nuovo Centro rifiuti di via Gregorcic, al confine fra Gorizia e Savogna d’Isonzo. Non era interessato a uffici o spogliatoi: le sue attenzioni si sono subito concentrate sui rifiuti. E non le classiche immondizie, ma rifiuti speciali: tv, frigoriferi e altri elettrodomestici destinati allo smaltimento.

Ma la sua azione è stata interrotta dai carabinieri. Il sospetto è che quel materiale potesse essere esportato in qualche Paese africano. L’uomo è stato arrestato per tentato furto aggravato.

Questi i fotogrammi del raid non andato a buon fine domenica sera. Dopo le 22 i militari dell’Arma di Gorizia Montesanto hanno notato un’auto sospetta, una Fiat Punto di colore verde, ferma nella immediate adiacenze del Centro di raccolta rifiuti di Isontina ambiente srl. I carabinieri si sono fermati e hanno individuato una persona che, assieme al veicolo, è stata sottoposta a perquisizione.

Ciò ha permesso di accertare che la persona (un cittadino extracomunitario successivamente identificato in Peter Tony, nato in Sierra Leone il 28 maggio1975, residente a Pavia di Udine) era entrato all’interno del centro di raccolta dei rifiuti aprendosi un varco attraverso la recinzione e aveva sottratto cinque compressori di alcuni frigoriferi (dopo averli smontati), assieme a sette vecchi televisori a tubo catodico di varie marche, un set di tre casse audio per pc e un frullatore. La perquisizione ha permesso anche di rinvenire gli attrezzi presumibilmente usati per smontare i compressori dai frigoriferi.

In relazione al quadro probatorio, il personale dell’Arma ha proceduto all’arresto in flagranza del cittadino della Sierra Leone per tentato furto aggravato. Il magistrato di turno, informato dal personale della stazione carabinieri di Gorizia Montesanto, ha disposto la sua detenzione nella casa circondariale di via Barzellini.

I carabinieri spiegano che «sono in corso accertamenti per verificare la destinazione del materiale oggetto del tentato furto». Non si esclude che il materiale potesse essere destinato all’esportazione in qualche Paese africano (nello specifico i televisori e i compressori) o usato (il cosiddetto “demanufactoring”) per ricavare, previo smontaggio, componenti da rivendere o, comunque, reimpiegare.

Fra i rifiuti rinvenuti ce ne sono alcuni relativi ad apparecchiature elettriche ed elettroniche o, semplicemente, rifiuti elettronici (talvolta citati anche semplicemente con l’acronimo Raee). Si tratta di scarti ritenuti pericolosi. (f.f.)

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