Tenta una truffa, smascherato

Torviscosa: voleva raggirare un anziano con il trucco degli “specchietti”. Denunciato dai carabinieri

TORVISCOSA. Ritorna la “banda degli specchietti”: una cinquantina di truffatori, con base “logistica” in Sicilia, disseminati in regione con l'intento di portare avanti truffe agli automobilisti, ovvero estorcere denaro per ipotetici danni agli specchietti laterali, dopo aver inscenato una sorta di “incidente”.

Proprio in questi giorni i carabinieri della stazione di Torviscosa hanno denunciato alla Procura di Udine R.G., trentenne di Quartuccino (Cagliari), per aver tentato di truffare un anziano di Chiarmacis di Torviscosa, che, per nulla intimorito, ha denunciato il fatto allo forze dell'ordine, permettendo così il riconoscimento e la successiva denuncia a piede libero per tentata truffa e danneggiamento.

La tecnica usata dalla “banda degli specchietti” è semplice: dopo aver adocchiato il malcapitato automobilista, quasi sempre anziano, lo “agganciano” percorrendo la sua stessa strada a velocità limitata cercando di farsi sorpassare. Al momento del sorpasso, quando le due vetture sono parallele, il truffatore tira un sassolino sull'altra macchina e una volta che questa ha eseguito il sorpasso gli lampeggia, inducendolo a fermarsi.

Scende dalla macchina e gli fa vedere lo specchietto “lesionato”, cercando di arrivare ad un accordo bonario senza dover chiamare i carabinieri o la polizia stradale. Così è successo anche al torviscosino, che, ignaro, una volta sceso dalla vettura, si è sentito chiedere duecentocinquanta euro per il danno subito. L'uomo, vedendo che il danneggiamento non corrispondeva a quanto affermato dal truffatore, ovvero che la traiettoria del sasso non poteva aver procurato quel danno, gli ha negato i soldi ed è andato dai carabinieri a denunciare il tentato furto.

I militi della stazione di Torviscosa, che già lo scorso anno avevano denunciato altri due componenti la banda, hanno subito proceduto con le indagini, arrivando prima al riconoscimento e poi alla denuncia. Va però detto che spesso, questi truffatori, che viaggiano in coppia, si accontentano anche di quanto uno ha nel portafogli, oppure lo seguono a casa per farsi consegnare il denaro contante.

Fatto grave, questo, perchè i malviventi possono visionare la casa e magari successivamente tentare un furto. Ecco perchè i carabinieri invitano i cittadini a chiamare subito il 112, al fine di giungere tempestivamente sul posto per evitare la truffa, permettendo inoltre il riconoscimento e la denuncia.

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