Terna: «Abbiamo già consegnato i documenti»
UDINE. «Nulla di nuovo» è la posizione di Terna che fa sapere come la decisione di avviare una nuova Via (Valutazione di impatto ambientale) sia nota da novembre, tanto che la società ancora a suo tempo aveva rinviato a tutti i soggetti interessati la documentazione necessaria.
«In merito alle affermazioni che riguardano la necessità di un riavvio in autorizzazione dell’elettrodotto Udine Ovest-Redipuglia, Terna (che è il gestore della rete elettrica nazionale, ndr) ricorda che tale riavvio è già avvenuto, come comunicato a tutti gli enti interessati il 6 novembre scorso dal competente ministero dello Sviluppo Economico».
Terna affida ad una nota la propria posizione e spiega che «in seguito al riavvio del procedimento e secondo la richiesta del Mise, abbiamo trasmesso al ministero dell'Ambiente la documentazione necessaria al procedimento di Valutazione di impatto ambientale, atteso a breve per sanare il vizio di forma contestato dal Consiglio di Stato; ottenuta la nuova autorizzazione, l'intervento potrà essere concluso in tempi rapidi realizzando il 20 per cento dei lavori ancora necessari per la messa in esercizio».
Dal tono dell’intervento si palesa la convinzione di Terna che al di là di come lo si voglia chiamare, quello in corso è un procedimento meramente formale, affrontabile con la documentazione già depositata all’origine.
Non resta che attendere per capire se abbia ragione Terna nel considerare in questo modo il nuovo iter, o se invece abbia torto e la Via che inizierà sul progetto andrà oltre le attese, sino a rimettere in discussione la validità e le ragioni dell’investimento e le modalità con cui l’elettrodotto è stato, ormai, per l’80 per cento costruito, ovvero con l’edificazione di nuovi tralicci, anzichè attraverso l’interramento di almeno una parte dei cavi.
Fatto sta che il cantiere dell’elettrodotto, a cinque mesi dal pronunciamento del Consiglio di Stato, rimane ancora fermo.
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