Terremoto a Venzone, ma è soltanto un'esercitazione VIDEO | FOTO - L'esercitazione - I vigili del fuoco

La simulazione dei vigili del fuoco vede Impegnati 90 uomini. Utilizzati anche un elicottero e un drone

VENZONE. Un borgo cristallizzato nel tempo, fermo al 6 maggio 1976. Questo è Portis di Venzone. E proprio questo luogo, perché ancora ferito mortalmente dal sisma, è stato scelto dai vigili del fuoco della regione Friuli Venezia Giulia per un'esercitazione mirata a testare l'efficienza del dispositivo di soccorso nella fase iniziale di emergenza post sismica, attraverso il cosiddetto ''Stc'' (short terms contromeasures system).

Ieri mattina i vigili del fuoco hanno cominciato le operazioni, con l’arrivo delle squadre (in totale circa 90 uomini di cui 70 provenineti dal territorio regionale e 20 appartenenti ai nuclei specializzati di Piemonte, Liguria e Roma) e il montaggio del campo base (comando cratere e operativo). In questo modo ha preso avvio ieri mattina la prima fase dell'esercitazione, che terminerà domani, e che prevede le ricognizioni e i primissimi interventi, come spiega il direttore dei vigili del fuoco regionale, Tolomeo Litterio: «Abbiamo simulato un sisma di pari entità di quello del 1976 e abbiamo cominciato le ricognizioni sugli stabili danneggiati. Si tratta di ricognizioni visive con trasmissioni di notizie via radio, che permetteranno di effettuare una mappa dell'emergenza e ci indicherà dove nei giorni successivi dovremo provvedere alla messa in sicurezza e ai puntellamenti».

In questa fase è stato utilizzato un elicottero per sorvolare la zona, ma anche un drone, che ha fotografato il borgo dall'alto. «Questo sistema – spiega Litterio – è utile in qualsiasi situazione di emergenza, dall'alluvione al terremonto, all'emergenza chimica, perché permette a chi deve operare di avere una fotografia, una mappa reale della situazione per intervenire dove c'è reale necessità».

È stato attivato anche, in collaborazione con l'Università degli Studi di Udine, un servizio tecnico con gruppi speciali per la valutazione delle criticità strutturali degli edifici e appunto la pianificazione degli interventi. Puntellamenti che saranno realizzati dal 5 al 7 maggio dalle squadre sul campo (90 uomini al giorno) e con sistemi sperimentati e utilizzati nei terremoti dell’Aquila e dell’Emilia Romagna, frutto di uno studio approfondito che ha visto la collaborazione del corpo nazionale dei vigili del fuoco e dell’Università udinese. Inoltre, in questi giorni a Venzone viene testato un sistema innovativo di trasmissione radio che fa parte di un progetto europeo: si chiama Doctor House e se funzionerà bene sarà esportato in campo nazionale.

 

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