Terremoto tra Grecia e Turchia, il racconto di due giovani friulani: "Abbiamo avuto paura"

Massimo Zucco e Alice Basso - 33 anni lui, 27 lei, entrambi di Premariacco - hanno scelto Kos per le vacanze estive. «Stavamo dormendo, la scossa ci ha letteralmente buttato giù dal letto»

UDINE. Un boato, poi la scossa. Secondi interminabili, il pavimento che trema sotto i piedi. Massimo Zucco e Alice Basso - 33 anni lui, 27 lei, entrambi di Premariacco - hanno scelto Kos per le loro vacanze estive.

«Abbiamo prenotato una settimana prima della partenza», racconta al telefono il giovane friulano. Il terremoto di magnitudo 6.7 che nella notte tra giovedì 20 e venerdì 21 luglio ha sconquassato l’isola del Dodecaneso Massimo e Alice l’hanno sentito bene.

«Stavamo dormendo, la scossa ci ha letteralmente buttato giù dal letto: il nostro matrimoniale, formato da due materassi singoli, si è aperto al centro – ricostruisce il ragazzo –. Abbiamo capito subito, anche perché una lampada è caduta, un armadio si è scostato dal muro e diversi oggetti sono precipitati a terra dai comodini».

«Per fortuna eravamo al piano terra: ci siamo precipitati all’esterno, dove si stavano man mano riversando gli altri ospiti dell’albergo. Abbiamo percepito nettamente il pavimento che traballava sotto i piedi», indica il giovane friulano.

«Non posso negarlo: abbiamo avuto paura, ma devo ammettere che lo staff dell’hotel si è comportato in maniera professionale, tranquillizzando tutti e fornendoci le coperte per riposare all’esterno.

Siamo rimasti all’esterno della struttura ricettiva fino alle 6 di mattina, mentre le scosse continuavano a susseguirsi senza sosta», spiega ancora Massimo, mentre sta riposando dopo una notte quasi insonne.

All’albergo Natura Park, dove i due friulani alloggiano, nessuno è rimasto ferito in modo grave: soltanto un barista, che stava concludendo il turno serale, è finito in ospedale dopo essere stato colpito da un paio di bottiglie di vetro cadute da una mensola.

«Da lì lo hanno però rispedito all’hotel: l’ospedale era pieno, i medici non riuscivano a prestare soccorso a tutti i feriti», ricostruisce ancora il giovane friulano, che con la ragazza ha prenotato la vacanza a Kos “last-minute”, lo scorso 5 luglio, rivolgendosi alla Natisone viaggi di Cividale.

Gli ombrelloni divelti, la pavimentazione del giardino e della piscina lesionata, con crepe profonde: uno scenario da brivido. «L’albergo ha subito parecchi danni: c’erano vasi rotti, vetrate distrutte, porte scardinate – spiega Zucco – Fortunatamente la struttura, da quel che ci hanno raccontato, era stata ristrutturata poco e ha retto bene».
 

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto