Terza corsia in A4, aperto il cantiere della Portogruaro-Gonars
RONCHIS. «Stiamo lavorando per rendere il nostro sistema Nordest più forte, per investimenti, traffici e prospettive di sviluppo».
Lo ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, in occasione della posa della prima pietra del terzo lotto della terza corsia lungo la A4 Venezia-Trieste, a Ronchis, alla presenza del ministro per le Infrastrutture, Graziano Delrio.
Si tratta di un tratto di 26 chilometri compreso tra Portogruaro e Gonars.
«Il primo passo - ha ricordato la presidente - è stato il Protocollo con il ministero della Infrastrutture per prolungare la concessione al 2038, portando Autovie venete in house.
In futuro, non so quanto prossimo, potremo aprire nuovi ragionamenti con altri soggetti. Quando abbiamo iniziato, qualcuno ha detto che il cantiere non si sarebbe mai realizzato. Oggi ha affermato - siamo davanti a un cantiere che si apre e sarà anche simbolicamente un pezzo d’Italia che si rimette in movimento e si aggiunge all’importante accordo firmato con Rfi che va nella giusta direzione di attuare la cura del ferro cui tiene il ministro Delrio».
Del Rio: su A4 sblocco del cantiere da 500 milioni. «Le nostre priorità sono quelle di fare le cose che avevamo deciso e di farle davvero.
Lo sblocco di questo cantiere che vale 500 milioni vuol dire lavoro, migliore logistica per le aziende che abitano questo territorio».
Lo ha affermato il ministro per le Infrastrutture, Graziano Delrio, a margine della posa della prima pietra del terzo lotto per la terza corsia della A4 Venezia-Trieste, a Ronchis.
«Ovviamente sappiamo - ha proseguito Delrio - che oltre al potenziamento autostradale dobbiamo agire sul ferro, e quindi gli investimenti sul porto di Trieste, per il collegamento ferroviario gli investimenti sulla velocizzazione della linea Venezia-Trieste.
Credo che il territorio stia vedendo cantieri, e oggi è una buona giornata perché risolviamo problemi che si trascinavano da tempo.
Quello che oggi apriamo come cantiere è risultato di un lavoro che abbiamo seminato l’anno scorso quando abbiamo chiuso il protocollo d’intesa per la concessione in house, quindi abbiamo trasformato il contratto con Autovie venete.
Questo consentirà di dare garanzie in ogni senso, soprattutto bancario, ai lavori che verranno. La concessione in house è nuova - ha concluso - quindi senza le incertezze legate alle proroghe delle concessioni».
Il ministro: «No a opere faraoniche». «Io detesto il sovradimensionamento delle opere.
Non sono innamorato delle grandi opere solo perché sono grandi, ma perché si facciano e funzionino». Lo ha sottolineato lo stesso ministro Delrio.
«In Italia - ha aggiunto - spesso vogliamo viaggiare velocemente, siamo un Paese con grandi ambizioni.
Mi accontenterei di treni magari un po’ meno veloci, ma più puntuali e più puliti.
La Tav Torino-Lione era un progetto da 4,5 miliardi; ridimensionando viadotti per 54 km nella valle risparmieremo 2,5 miliardi e avremo un’opera con le stesse caratteristiche».
Il governatore del Veneto, Zaia: «Puntiamo a holding del Nordest». «Puntiamo a far sì che la holding autostradale del Nordest possa prendere quota».
Lo ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, intervenendo alla cerimonia per la prima pietra del terzo lotto della terza corsia sulla Venezia-Trieste.
Zaia ha ricordato che in Veneto «c’è anche una bella esperienza che è Cav, partecipata al 50% da Regione e al 50% da Anas.
C’è da fare un ragionamento sui territori, perché queste opere sono un esempio che dimostra grande progettualità», ha concluso.
Protocollo di legalità. Prima della cerimonia della posa della prima pietra, i prefetti di Venezia ed Udine, il commissario delegato, il presidente di Autovie venete ed il contraente generale hanno sottoscritto un Protocollo di legalità per prevenire tentativi di infiltrazione di criminalità organizzata nel settore dei contratti pubblici di lavori, servizi, forniture, attinenti la realizzazione della terza corsi.
Il nuovo accordo è uno strumento per meglio conciliare le esigenze di sicurezza, trasparenza ed efficacia dei controlli ai fini antimafia ed anticorruzione, con semplificazione e minor aggravio per le imprese, in gestione, per tempi e costi di interventi.
Il Protocollo prevede la costituzione, alla Prefettura di Udine, del Tavolo di monitoraggio sui flussi di manodopera.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto