Terza corsia, più lavoro alle imprese friulane

Firmato il contratto del lotto da Portogruaro a Palmanova da 442 milioni. Il 30% potrà essere subappaltato alle piccole e medie aziende locali

TRIESTE. Il cantiere sarà aperto a settembre, dopo la fine del traffico estivo. E sarà festa grande, per la Regione, per Autovie Venete e per le imprese friulane.

Sarà il momento in cui si vedranno i segni del tratto più importante in Friuli della terza corsia in A4, il terzo lotto da Portogruaro (ponte sul Tagliamento) a Gonars.

Ieri la firma del contratto per far decollare i lavori, firme su 100 pagine di documenti e una ventina di cd tra la presidente Fvg, e commissario straordinario per l’emergenza sull’A4, Debora Serracchiani, e da Marco de Eccher, rappresentante del consorzio che si è aggiudicato l’opera – la Tiliaventum dai colossi Rizzani de Eccher e Pizzarotti&Co.

Ma non saranno solo le grandi imprese a costruire la terza corsia, perché un apposita clausola prevede di poter sub-appaltare i lavori a piccole e medie aziende, per un massimo del 30 per cento dell’importo complessivo dell’appalto e a un massimo ribasso fino al 20 per cento. Ossigeno puro per le pmi.

Lunghe trattative e meno risorse

Ampi sorrisi e strette di mano chiudono una fase complicata per la terza corsia. La gara venne aggiudicata a Tiliaventum nel 2010 (durante l’amministrazione di centrodestra guidata da Renzo Tondo), ma da allora sono cambiate le regole e diminuite le risorse.

Una lunga trattativa tra i vertici di Autovie e le imprese ha portato a tagliare le «opere faraoniche» – così due anni fa Serracchiani definì le progettazioni dell’intera terza corsia – e a tirare una coperta, quella finanziaria, divenuta più piccola negli ultima anni.

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Traffico sull'autostrada A14 direzione mare nel tratto urbano di Bologna in una foto di archivio. ANSA / MICHELE NUCCI

Con la revisione del Piano economico-finanziario della terza corsia, sfronando le «opere faraoniche», sono stati risparmiati 500 milioni. Negli ultimi 24 mesi, inoltre, il commissario ha anche chiesto una serie di pareri, alla Corte dei conti, all’Avvocatura dello Stato, all’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) di Raffaele Cantone.

Passi necessari per arrivare alla firma, ma che hanno anche cambiato le carte in tavola tra Autovie e Tiliaventum.È il caso, per fare un esempio, della direzione lavori che, su indicazione di Cantone, è passata dal consorzio di imprese ad Autovie, per un risparmio nelle casse della concessionaria autostradale di oltre 5 milioni.

«È stata una vera e faticosa trattativa – sorride de Eccher , soprattutto perché la controparte ha gestito la partita con l’efficienza di una struttura privata, va dato merito di Autovie. Ma in uno scenario cambiato e con una coperta sempre più corta era normale fosse così. Adesso ci aspetta la sfida di consegnare l’opera in anticipo».

L’ossigeno per le Pmi

Serracchiani parla di «un momento estremamente importante per l’amministrazione regionale, il territorio e il nostro Paese grazie a un’opera strategica che tale è diventata nella considerazione del Governo».

È una delle chiavi che hanno aperto le porte ai cantieri, ne è sicura Serracchiani. E poi c’è il nuovo codice degli appalti che consente l’operazione dei sub-appalti alle pmi.

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«Il nuovo codice non ha complicato, anzi ha risolto alcune problematiche nel progetto della terza corsia – ripete la presidente Fvg –, un lavoro importante per il completamento dell’opera. La terza corsia non è una “grande incompiuta”, come ho sentito dire, ma un’opera complessa che stiamo affrontando anche con il contributo delle imprese».

Il commissario sottolinea poi l’apertura alle pmi. «È un passaggio fondamentale perché ci dà garanzie di controllo sulla congruità dell’attività tra appaltatori e subappaltatori e perché ci consente di creare indotto locale in un settore in crisi da anni».

I grandi numeri

L’importo complessivo dell’intervento è di circa 442 milioni, di cui 300 di appalto, 100 a disposizione della stazione appaltante (dei quali 26 riservati agli espropri) e 42 per le spese generali. L’opera sarà realizzata in 1.430 giorni, poco meno di quattro anni, ma de Eccher ha lanciato la sfida, dichiarando «l’obiettivo di ridurre drasticamente i tempi di consegna».

Tra gli altri “grandi numeri” del terzo lotto ci sono i 2 milioni di metri cubi di scavi previsti e il superamento di ben 156 interferenze dovute a infrastrutture presenti sul tracciato.

L’impegno ingegneristico troverà la sua massima espressione nel ponte sul Tagliamento, 1.500 metri tra il Veneto e il Firuli, l’infrastruttura più discussa e modificata in tutto l’appalto.

Commissario confermato

Serracchiani si toglie qualche sassolino. Ripete che varcata la soglia di Autovie trovò una terza corsia «i cui tasselli erano scomposti. Adesso ogni tassello è all’interno di un’unica cornice». Accanto a lei annuiscono il presidente e l’ad di Autovie, Maurizio Castagna, e l’assessore regionale alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro.

«Abbiamo affrontato un grande lavoro negli ultimi anni – spiega Castagna –, ma è stato anche questo grande lavoro a dare credibilità a tutta l’opera». Serracchiani è in scadenza da commissario per l’emergenza sull’A4,«ma vi assicuro – dice anticipando qualunque domanda – che ci sarà la proroga del commissario, proprio perché la terza corsia va completata nella sua interezza».

Sarà il Governo a confermare Serracchiani, in scadenza a dicembre 2016. Le 100 firme sono fatte, Serracchiani pensa alla cerimonia della posa della prima pietra, a settembre, il “suo” primo cantiere per la terza corsia.

Sarà una festa, alla quale potrebbe partecipare anche il ministro Graziano Delrio, ieri ringraziato più volte da Serracchiani.

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