Test negativi alla casa di riposo di Latisana

LATISANA
Tutti negativi i nuovi controlli effettuati sugli ospiti e sul personale della casa di riposo Umberto I di Latisana, a distanza di due settimane dall’individuazione, fra gli operatori, di una persona positiva al Covid-19.
«Il secondo passaggio di controlli a tutti – conferma il direttore facente funzioni del distretto ovest e responsabile per la Bassa Friulana, dei controlli nelle case di riposo e dell’utenza domiciliare, Luciano Pletti – è stato eseguito il 5 giugno e ha dato esito negativo. Il tampone – aggiunge Pletti – dopo la data zero del primo controllo, effettuato il 22 maggio, ovvero il giorno successivo alla notizia della positività dell’operatrice, è stato ripetuto venerdì scorso, sui 56 ospiti della casa di riposo, per una questione di sicurezza, dopo il riscontro di un caso positivo fra i contatti abituali della stessa operatrice».
Nella stessa giornata di venerdì i tamponi sono stati eseguiti anche su tutto il personale in servizio all’interno della struttura di via Sabbionera, operatrici dell’assistenza, infermieri, fisioterapista, educatore e impiegati amministrativi, un totale di 45 persone, risultate tutte negative. In questo caso si è trattato della ripetizione dei controlli sistematici ai quali, dall’inizio dell’emergenza, tutte le figure professionali in servizio all’interno della Umberto I, vengono sottoposte, ogni due settimane.
È stato proprio l’esito di questi esami di routine, eseguito il 20 maggio, a rilevare la positività dell’operatrice, che non ha mai manifestato sintomi del virus.
Superato il periodo della cosiddetta quarantena, durante il quale sono stati messi in atto alcuni controlli clinici, tesi a individuare nei 56 utenti eventuali sintomi riconducibili al Covid che nelle due settimane nessuno ha manifestato e stante l’esito negativo anche dell’ultimo test, alla Umberto I tirano un sospiro di sollievo.
Il temuto focolaio non si è sviluppato.
«Allo stato attuale non ci sono casi – conferma anche la presidente, Tiziana Bonardi – fortunatamente il caso isolato e asintomatico, non ha prodotto effetti».
Proprio l’aspetto del contagio asintomatico dell’operatrice, quindi senza tosse o raffreddore, unitamente alle misure di contenimento della diffusione messe in atto (l’azienda pubblica di servizi alla persona è letteralmente blindata, da mesi, senza nuovi ingressi di degenti, senza visite e con il personale sottoposto a controlli, oltre che protetto da tutti i presidi previsti per contrastare il diffondersi del virus), aveva acceso fra i responsabili della Umberto I un lumino di speranza, ipotizzando un contenimento del contagio. E fortunatamente, come riscontrato anche dagli ultimi tamponi, il virus non si è diffuso, nè fra gli ospiti, né fra gli operatori. —
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