Tettoia abusiva: parroco “invitato” alla demolizione

Sacile, telo di materiale plastico posto a copertura di un pergolato. Il fabbricato interessato si trova in via Peruch a San Michele

SACILE. Ordinanza di demolizione a carico di don Olindo Maso, parroco di San Michele. Il provvedimento firmato dal coordinatore dell’Area edilizia, urbanistica e ambiente del Comune di Sacile, architetto Sergio Della Savia, è stato notificato al sacerdote in quanto legale rappresentante della parrocchia di San Michele Arcangelo, proprietaria del fabbricato sito in via Peruch 14.

A scatenare il caso un telo di materiale plastico che trasforma un pergolato in una superficie coperta di oltre settanta metri quadrati. La presenza delle opere abusive è stata accertata in occasione di un sopralluogo effettuato dalla polizia municipale all’inizio del mese.

Nel corso dell’ispezione è stata accertata la presenza di un telo in materiale plastico avente carattere di permanenza posto sopra la struttura in legno realizzata in ampliamento lungo il lato ovest del fabbricato esistente di 14,60 metri di lunghezza e di 4,94 metri di larghezza.

E’ stato così avviato un procedimento amministrativo notificato al proprietario dell’area con l’invito a prendere visione degli atti e a presentare eventuali memorie scritte, nonché a dimostrare la liceità di quanto rilevato. A rispondere è stato il presidente dell’associazione Comunità nuova Ronche-San Michele, secondo il quale il telo in materiale plastico posto sopra la struttura in legno oggetto del contendere non ha carattere di permanenza, ma è un telo mobile che viene messo e tolto (avvolto) a secondo del bisogno.

La precisione non ha tuttavia convinto gli uffici municipali in quanto, come si precisa nell’ordinanza di demolizione, la tenda rilevata possiede requisiti di permanenza data la sua tipologia costituita da telo in plastica fissato sul telaio in legno sottostante con numerosi rivetti in acciaio e non dispone di meccanismi avvolgibili. Al riguardo viene citata la documentazione fotografica allegata al verbale di sopralluogo dei vigili urbani.

Di conseguenza per l’architetto Della Savia il pergolato si trasforma in una tettoia di superficie coperta pari a 72,12 metri quadrati. Nell’ordinanza si rileva, inoltre, che l’area in questione è individuata nel vigente strumento urbanistico comunale come zona destinata a culto, vita associativa e cultura nella quale sono consentiti nuovi volumi accessori per una superficie massima di 100 metri quadrati, che però risultato già utilizzati con intervento edilizio oggetto di sanatoria.

Di qui l’ordinanza notificata a don Olindo Maso di provvedere entro 45 giorni alla demolizione-rimozione del telo posto a copertura della struttura in legno realizzata in ampliamento lungo il lato ovest del fabbricato esistente.

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