Tiepolo in Castello: 12 mila presenze. Pesa la concorrenza
UDINE. Quasi 12 mila presenze (per la precisione 11.629), da novembre al primo aprile, di cui ben 1.109 arrivate in Castello a Udine soltanto tra Sabato Santo e il lunedì di Pasquetta. Ecco le cifre del bilancio della mostra “I colori della seduzione” dedicata a Giambattista Tiepolo e Paolo Veronese, in Castello, che lunedì, ultimo giorno di esposizione, ha chiuso con il botto.
Tra i visitatori, come abbiamo riportato già ieri, tanti udinesi e friulani che hanno aspettato l’ultima occasione utile per poter ammirare alcuni capolavori assoluti del Tiepolo come il “Mosè salvato dalle acque”, “Il banchetto di Antonio e Cleopatra” e il “Ratto d’Europa”, ma anche diversi turisti provenienti da molte regioni del Nord Italia, in particolare Milano e Torino e gruppi organizzati dall’Austria e dalla Germania.
Cifre che il giorno dopo l’annunciata chiusura della rassegna fanno comunque sorridere i responsabili del Comune e in particolare il direttore dei civici musei Marco Biscione. «Avevamo puntato a circa 10 mila presenze - spiega il responsabile -. Quindi alla fine possiamo dirci abbastanza soddisfatti, no? Anche perchè questa è stata di fatto una rassegna soprattutto invernale. E le mostre allestite in questo periodo dell’anno, soprattutto in una città come Udine, soffrono ovviamente delle particolari condizioni climatiche. Poi siamo contenti soprattutto delle presenze del week end pasquale».
Sulla contemporanea mostra, sempre dedicata al Tiepolo, ma allestita a Villa Manin di Passariano, Biscione non vuole più ritornare. «Non mi occupo di polemiche. Nè voglio riaprirle - chiarisce ancora il direttore Biscione -. E’ chiaro che è stato un po’ penalizzante avere due rassegne dedicate allo stesso autore proprio nello stesso periodo. Ma da un certo punto di vista questo non fa altro che renderci ancora più soddisfatti del risultato degli ingressi, visto che chiaramente il Comune di Udine non aveva a propria disposizione i mezzi promozionali di Villa Manin. In più vorrei dirlo ancora una volta che la nostra mostra sul Tiepolo era vincolata a queste date visto che l’opera di Mosè salvato dalle acque arrivava dala Scozia con il pezzo aggiuntivo, mai visto prima insieme, concessoci dalla fondazione Agnelli».
Ma quello che rende ottimisti i responsabili dei musei cittadini sono soprattutto le cifre in lenta ma costante crescita registrate, alla fine di questa stagione invernale, da tutti i poli museali cittadini.
Oltre alle cifre di Casa Cavazzini (di cui riferiamo più ampiamente nel riquadro a parte), ieri il Comune ha reso nota l’affluenza anche agli altri centri. In Galleria Tina Modotti la mostra “Un mondo di donne” ha registrato la presenza, dall’inizio di marzo fino a lunedì, di 1.978 persone (ben 435 soltanto nei due giorni di Pasqua e Pasquetta). Per quanto riguarda invece Palazzo Morpurgo, dove era allestita la rassegna “Pizzi e Merletti” c’è stato un afflusso di 235 persone negli ultimi due giorni e di 2.794 visitatori a partire dalla metà del mese di dicembre.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto