Tommaso Cerno lascia Repubblica per candidarsi con il Pd: "Una scelta di vita"

UDINE. Tommaso Cerno lascia La Repubblica per tentare l'avventura in politica. Lo ha annunciato lo stesso condirettore del quotidiano in un tweet.
«Mi chiedono: ma ti candidi? - scrive - Come fossi il primo italiano che sceglie di portare le sue battaglie culturali, dai diritti civili alla libertà di pensiero, dove possono diventare realtà. È una scelta di vita, personale, combattuta. Ringrazio repubblica per tutto ciò che mi ha dato».
Cerno - precisa il quotidiano sul suo sito - ha deciso di candidarsi con il Pd. Già direttore dell'Espresso e del Messaggero Veneto, dallo scorso 25 ottobre era diventato condirettore di La Repubblica. «Tommaso Cerno ha fatto una scelta di vita personale e importante e lascia Repubblica un grande in bocca al lupo», commenta su Twitter il direttore del quotidiano Mario Calabresi.
«Ho sempre fatto il giornalista facendo battaglie per i diritti civili e penso che nelle parole partito e democratico possano starci questi diritti, anche dei singoli. Non si aderisce ai progetti per vincere, ma per convincere».
Così Tommaso Cerno, candidato alle alle politiche nelle liste del Pd, arrivando al Nazareno. «Non mi ha convinto Renzi, mi ha convinto che in questo Paese che si stia liquefacendo sotto frasi che avevamo confinato nella storia qualcuno metta la faccia - ha aggiunto l’ex direttore dell’Espresso -. Ho chiesto la possibilità di combattere le stesse battaglie che ho combattuto sulla carta per strada. Repubblica mi ha dato tutto e le sarò grato per tutta la vita, sono grato a Calabresi che mi ha lasciato libero in una scelta mia e personale. Repubblica resterà sempre la mia casa».
Mi chiedono: ma ti candidi? Come fossi il primo italiano che sceglie di portare le sue battaglie culturali, dai diritti civili alla libertà di pensiero, dove possono diventare realtà. È una scelta di vita, personale, combattuta. Ringrazio @repubblica per tutto ciò che mi ha dato
— Tommaso Cerno (@Tommasocerno) 26 gennaio 2018
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto