Tondo e la sfida dell’occupazione «Il lavoro per rilanciare il Fvg»

Il governatore ha presentato le azioni che utilizzerà per facilitare l’accesso a giovani, donne e over 45. Previsti i patti generazionali, lo sviluppo dell’apprendistato e una fiscalità “amica” delle imprese
Udine 11 Marzo 2013 sede tondo Copyright Petrussi Foto Press /turco
Udine 11 Marzo 2013 sede tondo Copyright Petrussi Foto Press /turco

UDINE. Lo considera una priorità. Il tema centrale, il tema «vero» su cui impostare la prossima legislatura. Parla del lavoro il governatore uscente e ricandidato per il centrodestra alla presidenza del Fvg Renzo Tondo. Ne parla già guardando al futuro preannunciando che «già nel primo assestamento di bilancio tutte le risorse possibili saranno destinate in questo comparto». Ne parla consapevole del fatto che «più lavoro e più occupazione sono il risultato di più azioni da attuare nei diversi settori in modo coordinato». E proprio di queste azioni ieri ha parlato insieme agli assessori Roberto Molinaro e Angela Brandi.

Si punterà in primis sui patti generazionali. Uno strumento che prevede per le persone vicine alla pensione, il loro utilizzo part-time in azienda a fronte dell’assunzione di giovani con contratti di apprendistato o a tempo indeterminato. «Il finanziamento regionale – ha proseguito Tondo ricordando che il Fvg è la prima Regione insieme alla Lombardia ad aver utilizzato “questa staffetta” – sarà utilizzato come integrazione contributiva a beneficio del lavoratore più maturo che non dovrà temere per la sua pensione». Uno strumento «attuato in collaborazione con le parti sociali – ha sottolineato Brandi – grazie al quale nell’ultimo anno sono state avviate ad un’occupazione 60 persone». Non solo. Si dovrà sviluppare l’apprendistato, quello connesso con il sistema scolastico e dell’Università, affinchè esso «si faccia meno sui banchi di scuola e più nelle aziende, soprattutto quelle medie e piccole».

La disoccupazione va combattuta con un potenziamento della formazione professionale prevedendo meno tasse per chi assume giovani, donne e over 45 ma anche con un piano straordinario per l’efficienza energetica delle abitazioni per far ripartire il comparto dell’edilizia. Una «fiscalità sempre più amica delle imprese e un taglio netto alla burocrazia», dunque, perseguendo quanto previsto nella “legge anticrisi”

Occorre creare un mercato del lavoro efficiente dove alla rete dei centri per l’impiego («punti di riferimento ma non sufficienti in quanto solo il 4-5% trova un’occupazione») si devono affiancare «convenzioni con i soggetti privati, già operanti nel territorio orientando la loro attività verso il reinserimento lavorativo di persone disoccupate». C’è poi una preoccupazione che non celano Tondo e l’assessore Brandi legata alle possibili ricadute negative che in Regione potrà avere la mancanza di un miliardo e 200 milioni di euro nelle casse dello Stato come ha riferito il ministro Fornero per gli ammortizzatori in deroga. «Oltre ai 75 milioni ricevuti – ha detto Brandi – la Regione ha investito 45 milioni di euro per questa misura venendo incontro alle esigenze di 18 mila persone. Ora ne riceveremo altri 4 che basteranno fino a maggio. Siamo preoccupati per la seconda metà dell’anno».

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