Toponimi fascisti, martedì un'assemblea pubblica

Torviscosa: dopo le polemiche, gli amministratori spiegheranno il progetto di riqualificazione urbana
Torviscosa 5 Giugno 2015. paese e sindaco © Foto Petrussi Foto Press - Massimo Turco
Torviscosa 5 Giugno 2015. paese e sindaco © Foto Petrussi Foto Press - Massimo Turco

TORVISCOSA. Boom di turisti al Centro di informazione e documentazione, attratti dalla polemica sorta sulla città di fondazione a seguito della decisione del Comune di riqualificare piazza del Popolo, rialberare le strade delle bonifiche, ma soprattutto di aggiungere alla toponomastica i nomi che vie e piazze avevano nel Ventennio, ovvero in periodo fascista, quando la città fu pensata e costruita.

Si attende anche tanta gente domani alle 20.30, al Cid, all’assemblea pubblica durante la quale gli amministratori spiegheranno il progetto di riqualificazione urbana e toponomastica che consentirà di aumentare il pacchetto di offerta turistica della città.

Nel week-end, a sorpresa, la cittadina si è riempita di visitatori che hanno visionato le mostre al Cid (“La battaglia del grano”, tra una settimana all’Expo; “La Russia ai tempi di Stalin”; i plastici dei siti industriali italiani di Snia, i plastici restaurati degli impianti di cellulosa dal ’38 al ’40; ceramiche e quadri di Franco Marinotti, fondatore di Torviscosa; il video di Michelangelo Antonioni “Sette canne un vestito”), dimostrando grande interesse per la storia della città.

Alla polemica che sta tenendo banco sull’aggiunta ai nomi di vie e piazze di quelli che vanno dal 1938 al 1941, se ne aggiunge una nuova forse ancora più sentita dai torviscosini che riguarda la rimozione di tre cedri di piazza del Popolo (diventerà piazza Impero).

I cedri erano stati messi a dimora negli anni ’80 per essere usati come semplici alberi di Natale e a differenza dei pini marittimi e della “Romanitas fascista” ad essi correlata, come spiegano gli amministratori, sono stati collocati nelle aiuole della piazza senza giustificazioni storiche.

Questa operazione consentirebbe di ridare alla piazza l’aspetto originale e iniziare un percorso per poterla progressivamente valorizzare. Ma la rimozione non trova d'accordo tanti torviscosini, affezionati ai cedri, che vogliono restino al loro posto nonostante non siano in linea con il progetto originale di piazza del Popolo: altro tema atteso per l’assemblea di domani sera.

Spiace un po’ meno, la rimozione del finto pozzo posizionato negli anni Cinquanta, che fa comunque ormai parte della piazza. (f.a.)

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