Torna a Sacile l’ingegnere che progettò il primo pc

Giovanni De Sandre avrà un posto tra le eccellenze della città sul sito istituzionale L’assessore Lot: l’anno prossimo sarà allo Zancanaro per una lezioni agli studenti



sacile. Il pioniere dei personal computer è un sacilese che ha anticipato i “geni da garage” Steve Jobs e Bill Gates: nel 1965 con “La programma 101” targato Olivetti l’ingegnere Giovanni De Sandre è entrato nella storia.

La dedica online è nel cantiere del Comune: una pagina web nella galleria delle eccellenze cittadine sul portale turistico www.visitsacile.it.

«L’ingegnere De Sandre è il pioniere dei pc che ha la casa di famiglia a Sacile, pendolare da Milano per salutare gli amici – dice Roberta Lot assessore al turismo che l’ha invitato nella sede Iat in via Mazzini –. È un’eccellenza del nostro territorio e gli dedicheremo una pagina online sulla piattaforma visitSacile».

Non basta. «Nel 2020 l’ingegnere sarà disponibile a un incontro con gli studenti delle scuole urbane, forse al teatro Zancanaro – ha anticipato Lot –. È un esempio straordinario per i giovani, orgoglioso delle sue origini».

Classe 1935, De Sandre è un informatico che nella scuderia Olivetti era nel team dell’ingegnere Pier Giorgio Perotto con il vicentino Gastone Garziera e Massimo Balzi: hanno progettato e creato il primo personal computer battezzato al femminile “La Programma 101”. Il 14 ottobre 1965 fu presentato al Bema di New York: la Nasa ne acquistò dieci modelli e davanti allo stand c’era la fila per vedere una star che ha fatto la storia dell’informatica. «Il primo computer da tavolo al mondo – ha ricordato Lot – è la base dei pc del terzo millennio. “La Programma 101” è esposta al Moma a New York”. Nel 2015 in occasione dei 50 anni della P101, De Sandre è stato ricevuto con Gastone Garziera e Massimo Banzi dall’ex presidente del consiglio Matteo Renzi. A Sacile l’ingegnere De Sandre si può incrociare lungo la Contrada dell’Oca con la moglie, in trasferta da Milano.

Il primo computer da tavolo ha un’impronta sacilese: De Sandre nel 1962 ha aperto la progettazione della parte elettronica e nel 2014 ha ricevuto dall’ex sindaco Roberto Ceraolo il sigillo della città, sul palco dei primi cento anni della scuola Balliana-Nievo. «De Sandre ha portato il nome di Sacile in tutto il mondo – ha ricordato l’assessore Lot –. Siamo grati per il grande contributo dato all’elettronica. Cinque anni fa il padre del primo pc era salito in cattedra all’Itis Kennedy a Pordenone per presentare il videoclip sul progetto pc, con la standig ovation degli studenti.

«Dopo gli studi a Sacile – ha raccontato De Sandre –, nel 1954 sono partito per Milano dove ho frequentato il Politecnico per laurearmi in ingegneria elettrotecnica, nel 1959. Negli anni Sessanta sono entrato in Olivetti: in quel periodo era facile trovare lavoro».

Creatività e genio: il successo è arrivato all’Olivetti. «La tecnologia elettronica negli anni Cinquanta e Sessanta dava la possibilità di realizzare delle piccole applicazioni accessibili a tutte le tasche – ha ricordato De Sandre –. Sono entrato all’Olivetti per la realizzazione della Programma 101. Nel 1962 ho incominciato a lavorare al progetto più importante e entusiasmante della mia vita, curando la parte elettronica di quella che era una sfida”. Una sfida contro il tempo per bruciare la concorrenza. “Un piccolo computer con la funzionalità di una calcolatrice elettronica e la capacità di generare ed eseguire un programma, capace di disporre di una memoria – era la “mission” del sacilese –. Poco costoso e semplice da utilizzare: il prototipo dimostrativo finale era pronto nel 1964. È stato un successo». —

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