Torna l’incubo-cinghiali in vista della vendemmia FOTO
GORIZIA. È’ partita la nuova operazione di contenimento coordinata dalla Provincia, con il coinvolgimento dei distretti venatori, delle quattro associazioni di categoria, della Regione e della Forestale, per evitare che il fenomeno- cinghiali abbia ripercussioni sui vigneti in una fase decisiva per l’agricoltura del territorio isontino, quella della vendemmia.
Già nei mesi scorsi gli abbattimenti in deroga e quelli rientranti nell’attività venatoria ordinaria avevano permesso di ridurre il boom demografico dei suini selvatici e soprattutto la loro diffusione nelle aree urbane e a ridosso dei centri abitati.
Un problema che in particolare a Gorizia, nei quartieri di Piuma, San Mauro, Oslavia e a Piedimonte aveva assunto connotati preoccupanti con veri e propri rischi per l’incolumità delle persone.
Ultimamente l’attenzione è stata rivolta al presidio delle le zone agricole, in primis i vigneti del Collio considerato che con il caldo che ha caratterizzato l’ultimo mese e mezzo i cinghiali uscivano con frequenza maggiore dal “cuore” delle aree boschive per cercare l’acqua avvicinandosi alle zone abitate e coltivate.
«Abbiamo tenuto un vertice con i distretti, le quattro associazioni agricole di categorie, Forestale, Regione e ovviamente polizia provinciale per fare il punto della situazione e pianificare una strategia coordinata – spiega l’assessore provinciale all’ambiente Mara Cernic -. Il quadro è confortante perché gli abbattimenti degli ultimi mesi sembrano aver ridotto la presenza dei cinghiali nelle zone a rischio e al momento non ci sono stati segnalati danni significativi ai vigneti. I cacciatori in questi giorni stanno intensificando la presenza a ridosso delle zone coltivate e si è instaurato un filo diretto con gli stessi coltivatori che li chiamano in caso di bisogno».
«Con le associazioni di categoria – aggiunge l’assessore - c’è l’impegno ad intensificare ulteriormente l’attività se la presenza dei cinghiali dovesse tornare a farsi sentire in misura preoccupante e non si esclude la possibilità di far scattare nuovamente una deroga per gli abbattimenti al di fuori della stagione ordinaria».
Insomma, in vista delle vendemmie si alza il livello di attenzione per difendere dai cinghiali le zone coltivate in un’annata agricola che non si annuncia tra le più floride per i vigneti, complice la siccità delle ultime settimane.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto