Torna Sapori di Carnia sul filo della solidarietà
RAVEO. Domenica Sapori di Carnia, alla sua 32ª edizione, si impreziosisce con un appuntamento speciale a scopo benefico: la sala teatrale ospiterà infatti “Un filo di lana a scaldare il Mondo” , che, attraverso le fotografie dei volontari di Friuli Mandi Nepal Namastè onlus e di Paolo Agostinis per la Fondazione Ivo De Carneri, offre uno sguardo aperto su Nepal e Tanzania, terre che si legano alla Carnia di ieri e di oggi.
Sarà anche un modo per rendere onore alle tante donne soprattutto della Val Pesarina e della Carnia (e ben oltre, dal Friuli fino a Trieste), dai 20 ai 102 anni di età che nei mesi scorsi hanno sferruzzato 650 paia di calzini e parecchi berretti di lana per la fiesta dal Cjalcìn a Prato Carnico del 4 novembre per raccogliere fondi per aiutare (con il progetto “L’Aga di Andrea” )le comunità dell’isola di Pemba a debellare molte malattie, dotandosi di pozzi per l’acqua potabile. Quest’anno Raveo nella sua festa più importante si unisce alla Val Pesarina, dando assieme ancor più risalto a quel progetto, e a Friuli Mandi Nepal Namastè onlus (associazione attivissima in quella terra disastrata dal terremoto del 2015)che sta raccogliendo ora fondi per costruire un orfanotrofio a Pharping per 44 bambini. La Carnia sa cosa significa ricevere solidarietà e non scorda di essere solidale a sua volta. Sapori di Carnia è organizzata dalla Proloco di Raveo e offre ai suoi sempre numerosissimi visitatori (dal Triveneto, dall’Austria e dalla Slovenia)la vera cucina carnica. Il percorso prende avvio dalle 9 e prosegue sino alle 17 ed è molto ricco di gustosi piatti di un tempo: dalla colazione di una volta, al pranzo con l’imbarazzo della scelta (tra jota, cueste cul brût di farine di flôr, gnocs di sespes, frico, muset e brovade, Varhackara abbinata anche a gnocchi e polenta), polente e formadi vecjo, Mignestron di fasùi e uardi, gnocs di cavoce, Luanie cul tocj di vôre, blecs cui foncs e pestum, cjarsons, polente e cerf, cartufules cu las frices)fino a chiudere coi dolci di casa.
Il tutto in sette corti delle case più rappresentative di Raveo. E lungo le vie si snoda l’apprezzato mercatino agroalimentare. —
T.A.
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