Tornano dopo due anni gli alpini del glorioso battaglione Cividale
Il raduno nell’80esimo anniversario dei combattimenti del gennaio 1943 in Russia. Il sindaco: ritrovato un altro tassello della tradizione in vista dell’adunata di maggio

Mancava dal gennaio 2020, ultima adunata prima che il Covid paralizzasse tutte le attività sociali: dopo due anni di assenza forzata ritorna – sabato 14 e domenica 15 gennaio – il grande raduno del disciolto Battaglione Cividale, che si ricomporrà in parata lungo le vie cittadine nell’80° anniversario dei combattimenti che nel gennaio 1943 portarono all’eroica conquista, in Russia, di Quota Cividale.
È la 27esima volta che le penne nere di un’unità cancellata, nel 1995, nell’ambito del processo di riorganizzazione dell’esercito si ritrovano nella città ducale per ribadire il senso di appartenenza e il legame con un Battaglione il cui scioglimento non è mai stato accettato.
Organizzato dall’associazione Fuarce Cividât, presieduta dal generale Gianfranco Beraldo, patrocinato dai Comuni di Cividale e Chiusaforte e supportato dalla sezione cividalese dell’Ana e dal Gruppo alpini di Chiusaforte, l’evento si aprirà in quest’ultima località (alle 11 del 14 gennaio) alla caserma Zucchi, il cui piazzale sarà intitolato alle quattro medaglie d’oro al valor militare di Quota Cividale (il caporale maggiore Francesco Cescato, il sottotenente Carletto Gavoglio, il sergente maggiore Paolino Zucchi e il capitano Dario Chiaradia).
A seguire, alle 12, si terrà invece il taglio del nastro della Sala della memoria del Battaglione Cividale, predisposta dall’associazione Friuli storia e territorio all’interno del museo dedicato alla guerra fredda. Nella circostanza sarà aperta al pubblico la mostra dedicata alla campagna di Russia allestita nell’ex palazzina Comando dall’associazione Amici della fortezza di Osoppo.
In serata il raduno degli ex si sposterà a Cividale, dove al teatro Ristori (20.30) andrà in scena l’opera teatrale “Quota Cividale”, prodotta dalla compagnia amatoriale Teatri Viart di Muzzana del Turgnano che, supportata dal coro Monte Nero, ripercorrerà i momenti più significativi della storia del Battaglione.
Domenica, poi, l’adunata entrerà nel vivo, offrendo lo spettacolo (11.45) del lunghissimo corteo alpino da piazza Resistenza al piazzale della nuova stazione, intitolato all’Ottavo reggimento alpini. La giornata si aprirà però già alle 9.30 con la deposizione di una corona sul monumento dedicato ai Battaglioni Cividale, Val Natisone e Monte Matajur, in via I Maggio; alle 10 alzabandiera solenne e allocuzioni delle autorità in piazza Duomo, quindi messa in basilica. Il pomeriggio, infine, sarà ravvivato (dalle 15 alle 16.30, orario dell’ammainabandiera) da esibizioni della Fanfara alpina nelle piazze.
«Salutiamo con grande soddisfazione ed entusiasmo il ritorno del Battaglione Cividale: dopo il lungo periodo della pandemia – rileva il sindaco Daniela Bernardi – la città ritrova un altro tassello della sua tradizione, quest’anno ancor più significativo in vista dell’adunata nazionale di maggio».
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto