Toscani e la modella nera per i bianchi del Collio

Una modella nera (e nuda) per sponsorizzare i vini bianchi del Collio. Con lo slogan, provocatorio, “Questo è l’unico bianco che amo”.

La campagna pubblicitaria del Consorzio Collio, nell’ormai lontano 2001, fece scalpore. E probabilmente susciterebbe anche oggi feroci polemiche. L’autore di quell’idea fu Oliviero Toscani, una delle firme più prestigiose in fatto di marketing, fotografo poliedrico noto in tutto il mondo.

Il Consorzio del Collio “ingaggiò” Toscani, l’obiettivo era lanciare una massiccia campagna per far conoscere i vini, pregiatissimi, che si producono in quel fazzoletto di terra della provincia di Gorizia, tra Dolegna e Capriva, Cormons e Farra. Gli enormi manifesti con in primo piano la modella tappezzarono per settimane le strade principali delle più grandi città italiane.

«L’unico bianco che amo», «Il bianco più buono del mondo». Chi lo diceva? Una ragazza di colore, giovanissima modella svedese, che, con una bottiglia di bianco del Collio in mano, innalzava un calice di vino. È questa l’immagine provocatoria che Toscani scelse per la promozione nel 2001. Si disse, all’epoca, che i vignaioli friulani avevano finalmente osato, cercando di uscire da quel provincialismo che, da sempre, in Friuli si lamenta e alimenta.

«Fino a oggi - aveva affermato Toscani al momento dell’ingaggio - avete percorso un cammino di propaganda in sintonia con il vostro carattere, quello della vostra terra e del vostro impegno: lavorare con serietà. Ma, per quanto riguarda la comunicazione, la strada che avete imboccato, quella dell’assaggio diretto dei vostri vini nelle cantine non sempre riesce a raggiungere tutti i potenziali estimatori dei vini del Collio.

Per far conoscere queste terre e questi vini non ai soli addetti ai lavori, ma anche ai consumatori, è quindi necessaria una comunicazione efficace e a effetto, che si ricordi nel tempo anche grazie a un pizzico di provocazione».

Il giorno della presentazione ufficiale della campagna al castello di San Floriano, però, il fotografo tra la sorpresa di tutti, diede forfait. Fu l’unica collaborazione con il Consorzio, che in seguito scelse altre strade di marketing.



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