Tra sindaco e dipendenti è di nuovo alta tensione

Paularo, stato di agitazione anche per il mancato pagamento degli straordinari. Faleschini contrattacca: molti lavoratori fannulloni e il sindacato li protegge

 PAULARO. Il sindacato chiede l’attivazione del servizio mensa e soprattutto il pagamento ai dipendenti comunali degli straordinari fatti nei mesi scorsi per spalare la neve, il sindaco risponde accusando molti dei suoi dipendenti comunali (17 tra cui 5 opertai) di essere dei fannulloni e il sindacato, in questo caso la Cgil «di proteggerli in modo vergognoso».

Sale di nuovo la tensione, dunque, tra il primo cittadino Ottorino Faleschini e i dipendenti comunali, tre dei quali, lo ricordiamo, alla fine di agosto del 2010 erano stati licenziati dal Comune creando così un precedente a livello nazionale nel comparto pubblico e innescando una serie di scioperi e polemiche che si sono trascinate per mesi. Poi, alcuni mesi fa, dopo che il sindacato era ricorso al Tribunale del lavoro, il Comune aveva dovuto ri-assumere due dipendenti, dopo che il terzo si era licenziato prima della decisione del giudice.

Ora la scintilla che ha fatto risalire la tensione, portando i dipendneti comunali a proclamare lo stato di agitrazione, è quella relativa al mancato pagamento degli straordonari effettuati dai 5 operai comunali durante l’inverno per liberare le strade dalla neve e alla mancata attivazione del servizio mensa.

«Sull’ultimo notiziario comunale – esordisce Valter Minisini della CgilFp -, il sindaco Ottorino Faleschini ha dichiarato che il sindacato è impegnato ad avanzare sempre maggiori richieste a favore dei dipendenti comunali...Le dichiarazioni spot rilasciate dal primo cittadino ci rimandano a un amministratore propenso da una parte a dare lezioni di moralità, e dall’altra a disattendere le promesse fatte».

Sul servizio mensa Minisini ricorda che il 16 marzo 2012, le parti (sindacati-lavoratori-sindaco) , si erano incontrate per stabilire la data di attivazione del servizio. «In quell’occasione il sindaco ha espressamente dichiarato che avrebbe dato applicazione a quanto previsto contrattualmente, chiedendo alle parti sindacali e ai dipendenti la disponibilità a pazientare fino al 30 giugno 2012» spiega. Una richiesta prontamente accettata dalle controparti, ma ancora non attivata.

I lavoratori lamentano pure il mancato pagamento degli straordinari effettuati per la manutenzione delle strade e la pulizia della neve durante l’ultimo inverno. «Esiste una normativa specifica che disciplina tale istituto, stabilendo in 6 giorni al mese, al di fuori del normale orario di lavoro, il periodo di pronta disponibilità» continua Minisini che prosegue: «Vorrebbe forse il Comune che tale disponibilità sia di 24 ore al giorno per 30 giorni al mese? L’articolo 8 della Convenzione Europea dei diritti dell’uomo, pone tra i diritti fondamentali: il diritto alla vita privata. Forse il sindaco ritiene i dipendenti del suo Comune cittadini di serie “B”?». «Si chiede infine - chiude Minisini - al sindaco, se corrispondono al vero, le voci che affermano che l’indennità di carica a lui spettante abbia subito un aumento del 35% rispetto a quella del suo predecessore».

Immediata la replica del sindaco che non sceglie parole dolci ai lavoratori. «Intanto - spiega - voglio dire loro che il segtretario comunale e l’amministrazione hanno il compito di procedere al pagamento degli straordinari e lo faranno in tempi rapidi.

Per quanto riguarda la questione mensa ritengo non sia necessaria: meglio che il Comune destini quei soldi ad aiutare chi in paese non ha lavoro attivando tutte le forme di aiuto previste dalla legge. I dipendenti comuanali diano prova di essere all’altezza e di impegnarsi nel loro lavoro, molti lo sono, altri no. Ho visto un operaio comunale sollevare una cariola con una gru e rimetterla a posto risollevandola con la gru. Non dico altro. Anzi, solo una cosa: la mia indennità per fare il sindaco a tempo pieno è di 1200 euro al mese, come prevede la legge». (g.g.)

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