Traffico di cani, sequestrati 27 cuccioli

. Erano stipati, in pessime condizioni igienico sanitarie, nel bagagliaio di un’automobile, pronti per essere venduti sul mercato dopo essere stati prematuramente strappati alla madre.
È l’ennesimo sequestro di cuccioli importati illegalmente dai Paesi dell’est Europa. Ventisette cagnolini di razza bulldog francese sono stati sequestrati e portati nel canile sanitario di via Lumignacco, a Udine.
Il personale della IV zona di polizia di frontiera di Udine, settore di Tarvisio, diretto dal commissario capo Giovanni Marruzzo, durante uno dei tanti controlli transfrontalieri ha fermato una macchina, una Mercedes Station Wagon, guidata da un cittadino italiano proveniente dall’Autria. È successo verso le 22 di giovedì sera.
Nel bagagliaio, ammassati all’interno di alcuni trasportini, c’erano 27 cuccioli di bulldog francese, quasi tutti di colore grigio. Le bestiole, tra i 70 e i 90 giorni di vita, viaggiavano in pessime condizioni igieniche.
Il conducente è stato denunciato e i cani, come detto, sono stati sequestrati e portati nel canile di Udine. Ora si attende il nullaosta della Procura per procedere all’affido. L’automobile, secondo quanto si è appreso, dopo aver caricato i cagnolini in un allevamento dell’est Europa, li stava trasportando in Italia.
I cuccioli, tutti privi di microchip e di documentazione valida per l’importazione, dopo aver ricevuto le prime cure veterinarie, giovedì sera sono stati trasferiti al canile municipale udinese.
Gli accertamenti da parte della polizia di frontiera proseguiranno anche per capire dove sarebbero andati a finire i cuccioli. Pagati poche decine di euro, i cagnolini, se fossero stati introdotti nel mercato nazionale avrebbero consentito un notevole guadagno.
«Nel più breve tempo possibile – fanno sapere dall’azienda sanitaria – i cuccioli saranno pronti per essere affidati. Attendiamo solo il nullaosta. Siamo già in possesso di una lista di affidatari dal precedente sequestro. Questo elenco sarà gestito dal Nucleo operativo per l’attività di vigilanza ambientale del Corpo forestale regionale (Noava) e dall’azienda sanitaria».
Intanto interviene il sindacato di polizia Siulp. «Chi maltratta gli animali e chi lucra con i traffici illeciti di questi cuccioli – osserva Donato Carrozzo, rappresentante del sindacato di polizia Siulp – merita il nostro sdegno. Ciò che mi preme sottolineare è che forse queste bestiole avrebbero dovuto essere accolte altrove, per esempio in una vicina autorimessa (del piano seminterrato della caserma) che, non tanto tempo fa, grazie a fondi di Comune e Prefettura, era stata adibita e adeguata a sala d’attesa in modo da poter accogliere i migranti, che altrimenti avrebbero affollato uffici e locali adiacenti. Oggi vedo che dove non si potevano far sostare le persone è consentito lasciare i cani». —
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