Traffico e smog, in Fvg il blocco Euro 3 ferma 147 mila auto a benzina

In regione le limitazioni riguardano anche 77 mila diesel. Il provvedimento andrebbe applicato solo nei capoluoghi
AGOSTINI TREVISO TRAFFICO IN CITTA', IN FOTO V.LE DELLA REPUBBLICA
AGOSTINI TREVISO TRAFFICO IN CITTA', IN FOTO V.LE DELLA REPUBBLICA

UDINE. Allarme per le auto diesel? Numeri alla mano, l’ipotesi – per ora soltanto teorica – di un’estensione al Friuli Venezia Giulia delle norme già vigenti nel vicino Veneto, mieterebbe un maggior numero di vittime tra i proprietari di auto a benzina.

Quelle soggette a eventuali limitazioni del traffico, tra ottobre e marzo, nei centri con più di 30.000 abitanti, sarebbero infatti 147 mila, tra auto e mezzi commerciali a uso promiscuo cose-persone, contro i 77 mila diesel delle classi da Euro 0 a Euro 3.

Se in questi giorni si parla soprattutto di vetture a gasolio è perché dal primo ottobre Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte hanno esteso, o si apprestino a estendere, alla classe Euro 3 Diesel i divieti di transito già esistenti per i mezzi più inquinanti, alimentati sia a verde che a gasolio.

Sos Padania

“Accordo di programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure di risanamento della qualità dell’aria nel bacino padano”. Questo il titolo integrale dell’intesa firmata lo scorso anno tra il ministero dei Trasporti e le regioni citate, dove le restrizioni alla circolazione erano già attive prima di ottobre.

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A esse non erano soggette, oltre a molte categorie tutelate indipendentemente dalle emissioni (forze dell’ordine, portatori di handicap, mezzi di soccorso, ambulanti, veicoli in car pooling con almeno 3 persone a bordo, eccetera), le auto a gasolio con classe di emissione da Euro 3 in su, mentre per quelle a benzina le norme variavano, e variano tuttora, da regione a regione.

L’estensione delle limitazioni alle vetture Diesel euro 3 - che per essere attuativa deve essere comunque recepita nei regolamenti e nelle ordinanze dei comuni interessati - ha concentrato l’interesse su questa categoria di veicoli, dal momento che per le auto a benzina non è cambiato nulla.

Ma non sarebbe così per una regione come il Friuli Venezia Giulia, dove non esistono blocchi generalizzati e le misure antismog sono affidate esclusivamente alle singole amministrazioni.

Regole diverse

I blocchi previsti dalle norme “padane” si applicano dal primo ottobre fino al 31 marzo, ogni giorno di calendario, con esclusione dei festivi, in una fascia oraria che di norma è di 12 ore, compresa tra le 8 e le 20 o tra le 7.30 e le 19.30.

Dal Veneto al Piemonte, passando per Emilia-Romagna e Lombardia, le auto complessivamente coinvolte erano già 1.751.000 prima di ottobre, di cui 1.122.000 a benzina e 629.000 a gasolio. Con l’inasprimento delle regole saranno soggette ai blocchi 1.131.000 nuove auto, di cui 822.000 diesel euro 3 e 309.000 euro 4, sempre diesel.

L’Emilia-Romagna, infatti, ha deciso di anticipare i divieti anche a questa categoria, in considerazione degli elevati valori di inquinamento nelle aree urbane. Diverse da regione a regione anche le regole sulla benzina: in questo caso le norme più severe sono quelle del Veneto, dove i blocchi arrivano fino all’Euro 2, mentre l’Emilia-Romagna si ferma all’Euro 1 e Lombardia e Piemonte all’Euro 0.

Questo rende ancora più difficile una stima dell’ipotetico impatto che si potrebbe avere nella nostra regione: 227.000 i veicoli interessati se venissero applicate le norme del vicino Veneto, meno con regole più “tolleranti” verso le auto a benzina. Ma il numero aumenterebbe ulteriormente se si calcasse la mano sui Diesel, colpendo anche gli Euro 4, come accaduto in Emilia-Romagna.

Comuni

Da sottolineare che le città interessate in regione sarebbero soltanto 4 (contro gli oltre 200 centri coinvolti in Lombardia): solo i capoluoghi di provincia, infatti, superano il limite dei 30 mila abitanti, ferma restando però la facoltà, prevista dall’accordo padano, di estendere i blocchi anche a comuni più piccoli, quando le concentrazioni di polveri sottili e di Co2 nell’aria superino determinate soglie.

Quasi 400 mila la popolazione complessiva di Trieste, Udine, Pordenone e Gorizia. Ma gli automobilisti colpiti da eventuali divieti sarebbero anche i molti pendolari provenienti dalla provincia. In caso di blocco, a meno di non rientrare tra le categorie protette, l’alternativa al cambio dell’auto sarebbero i trasporti pubblici.


 

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