Tragedia del Natisone, i legali degli indagati: «Hanno rispettato tutti i protocolli di legge»

Gli avvocati dei tre vigili del fuoco e dell’operatore della Sores pronti a depositare le memorie difensive: chiesti gli atti alla Procura

I sommozzatori dei vigili del fuoco impegnati nelle ricerche nel Natisone a Premariacco
I sommozzatori dei vigili del fuoco impegnati nelle ricerche nel Natisone a Premariacco

Sono al lavoro per presentare le memorie difensive i legali dei tre vigili del fuoco, il capoturno Andrea Lavia, 60enne di Fagagna, e due addetti della sala operativa del comando provinciale di Udine, Luca Mauro, 49enne di Cividale, ed Enrico Signor, 58enne di Mortegliano e dell’operatore della Sala operativa regionale emergenza sanitaria (Sores), Michele Nonino, 40enne di San Giovanni al Natisone, accusati di omicidio colposo plurimo «per negligenza e imprudenza» per la morte di Cristian Molnar, Patrizia Cormos e Bianca Doros, travolti dalla piena del Natisone lo scorso 31 maggio.

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A sinistra, i soccorsi nei minuti immediatamente successivi alla tragedia, a destra le ricerche nei giorni seguenti

La Procura di Udine ha notificato la conclusione delle indagini ai diretti interessati e ai loro legali. L’avvocato Maurizio Miculan, che difende l’operatore della Sores, parla di un dramma che coinvolge tutti. «Comunque vada a finire dal punto di vista processuale questa vicenda – le parole di Miculan – resta il dramma delle vittime che non ci sono più, il dramma delle famiglie che hanno perso i loro figli e il dramma delle persone coinvolte nel processo, che comunque vedranno stravolte le loro vite perché il processo, mai come in questo caso, anche in ragione della esposizione mediatica della vicenda, è pena».

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Mihaela risponde alla stampa nei giorni della tragedia; a destra la figlia Patrizia Cormos

L’avvocato spiega che, da un punto di vista tecnico, la difesa provvederà a presentare una memoria difensiva «che evidenzi come il responsabile della sala operativa abbia rispettato i protocolli di legge su di esso gravanti e quindi nessun rimprovero in termini di colpa possa essere allo stesso rivolto».

L’avvocato Stefano Buonocore, che difende Lavia e Signor, aggiunge: «Appena avremo le copie del fascicolo elaboreremo la strategia difensiva sulla quale abbiamo già iniziato a lavorare perché il capo di imputazione è molto preciso e dettagliato».

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A sinistra i massi simbolo dell’abbraccio, in alto a destra l’immagine con i tre ragazzi stretti assieme, sotto il Natisone

Il legale sottolinea che i suoi assistiti ripongono massima fiducia nel lavoro della magistratura. «Sono tranquilli in merito alle loro responsabilità – evidenzia Buonocore – perché sanno di aver fatto tutto il possibile in quel frangente. Nel merito e nel dettaglio riferiremo direttamente alla Procura».

L’avvocato Francesco Mangoni difende il vigile del fuoco Luca Mauro. «Abbiamo atteso la chiusura delle indagini e ora potremo avere qualche informazione in più accedendo alla documentazione in possesso degli organi inquirenti. Di conseguenza agiremo per una linea difensiva che permetterà di far emergere che la condotta del mio assistito era adeguata alla circostanza, fermo restando, ovviamente, il dolore per questo lutto che ha colpito le famiglie, la comunità locale e non solo».

Gli avvocati delle famiglie Molnar e Doros, Gaetano Laghi, e Maurizio Stefanizzi per i Cormos, nei prossimi giorni si recheranno in Procura per chiedere copia degli atti. «Le famiglie – commentano i legali – desiderano capire che cosa è realmente accaduto e perché i soccorsi non sono arrivati in tempo».

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