Tragedia Forni di Sopra, i colleghi ricordano la prof Patrizia Pontani: «Era sempre affettuosa»
Il dolore nella località toscana per la morte dell’insegnante. C’è ancora attesa per i primi accertamenti e poi l’autopsia
Scuola in lutto per l’ex docente Patrizia Pontani, vittima a 66 anni delle esalazioni del monossido di carbonio a Forni di Sopra: abitava a Pordenone, ma a Montemurlo, in Toscana, non hanno dimenticato l’insegnante di matematica. Nell’istituto comprensivo vicino a Prato a anche in città, a Pordenone, il cordoglio è corale e si uniscono i sindacati confederali dell’istruzione e le associazioni di volontariato. Sono tutti vicini alla famiglia Pontani-Chisciotti.
«Della nostra collega vogliamo ricordare e apprezzare la riservatezza: era discreta quasi nell’ombra, disponibile verso tutti. Sempre affettuosa e con rigore matematico ha fatto dei suoi alunni cittadini consapevoli. Amante della natura, degli animali e della vita»: I professori della media Salvemini-La Pira a Montemurlo, con la dirigente Maddalena Antonia Albano del comprensivo Hack, hanno dato voce al dolore e al cordoglio.
«La docente Pontani era in pensione dal 2020 e la vedevamo spesso – ha detto Michela De Paola –. Non abbiamo parole per esprimere il compianto e siamo vicini alla famiglia, con l’amministrazione comunale».
Patrizia era amata da tutti gli ex studenti e dalla comunità. «È un momento difficile e ci stringiamo alla famiglia Chisciotti per la perdita di Patrizia in un modo così assurdo e doloroso»: il sindaco Simone Calamai ha ricordato l’impegno di Maurizio Chisciotti, che è ancora in terapia nell’ospedale di Trieste, nel gruppo alpini di Montemurlo. «Ci uniamo al dolore dell’amico Maurizio, alpino e socio del gruppo, e alla famiglia per la tragica morte di Patrizia – dice Mauro Baglioni, presidente della sezione alpini –. L’augurio è di rivederlo nella nostra comunità».
Il volontariato di Chisciotti, ex funzionario di banca in pensione, è un punto di riferimento a Pordenone, alla Casa del volontariato. «Ogni giorno con i volontari condividiamo la speranza e un pensiero forte per Maurizio – ha detto Sandra Conte, presidente della Casa –. Una volta alla settimana ha prestato per anni il servizio volontario al policlinico San Giorgio oppure alla Cittadella della salute per orientare e accogliere i pazienti: è stimato». Il gruppo dei volontari del settore socio-sanitario e Ama-Odv attende le buone notizie a Pordenone.
Per il nulla osta alla sepoltura si attendono i primi esiti delle indagini e, soprattutto, l’autopsia. —
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