Tragedia sul Natisone, celebrati in Romania i funerali di Bianca e Patrizia
Le salme delle due ragazze inghiottite dal fiume a Premariacco sono tornate insieme in patria, dove sono stati celebrati riti funebri separati
PREMARIACCO. Sono morte insieme travolte dalla furia del fiume Natisone, a Premariacco. E dopo aver percorso un viaggio lungo mille chilometri per tornare a casa, in Romania, in due bare bianche, Patrizia Cormos e Bianca Doroș hanno continuato a restare unite. Venerdì 8 giugno sono stati celebrati i funerali delle due ragazze, 20 anni la prima, 23 la seconda, nel comune di Tarna Mare, contea di Satu Mare (la regione è quella della Transilvania).
Bianca è stata salutata nella casa dei genitori a Valea Seacă, Patrizia a poco più di un chilometro di distanza, fermata nel villaggio di Bocicău.
Grande la commozione di parenti e amici, che in gran numero hanno voluto prendere parte alle esequie. Dopo la giornata di lutto cittadino, sabato 8 giugno è stata quella del dolore: due bare bianche, centinaia di fiori, un’intera comunità con le lacrime agli occhi.
Anche chi non conosceva direttamente Bianca o Patrizia ha voluto essere presente, dimostrandosi vicino alle due famiglie, sconvolte da una tragedia ancora inspiegabile.
E poi c’erano i vicini di casa, i parenti, gli amici d’infanzia. Il feretro di Patrizia è stata portata a braccio da sei giovani, mentre altri ragazzi, in apertura del corteo funebre, tenevano tra le mani un grande ritratto della giovane circondato da rose bianche.
In tanti hanno voluto indossare abiti bianchi (come peraltro fatto da Patrizia e Bianca, che nelle bare sono state adagiate con indosso l’abito da sposa, consuetudini per le donne ancora nubili in Transilvania). La famiglia di Patrizia indossava delle magliette con un messaggio stampato: "La nostra ragazza balla tra gli angeli".
Una cerimonia commovente durante la quale il pensiero di molti è andato al terzo ragazzo scomparso nel Natisone, il venticinquenne Cristian Casian Molnar, il cui corpo non è stato ancora ritrovato. Mentre in Italia si dibatte sui tempi dei soccorsi, in Romania le comunità di Valea Seacă e di Bocicău hanno avuto modo di congedarsi dalle due ragazze. Cosa che la famiglia Casian Molnar non ha ancora potuto fare, aggiungendo sofferenza alla sofferenza.
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