Tramonta l’area Paradiso e il Comune di Pordenone rende i soldi

Concessione edilizia scaduta, l’amministrazione restituisce 850 mila euro. Addio centro commerciale. Un piano investimenti per strade, scuole, impianti
FOTO MISSINATO - VEDUTE ZONA COMINA PER CENTRO COMMERCIALE
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PORDENONE. Hanno versato 850 mila euro di oneri di urbanizzazione al ritiro della concessione edilizia. Quella concessione, però, è scaduta più di una volta e i lavori non sono mai stati realizzati.

A fronte di questo il Comune di Pordenone ha deciso di restituire i soldi alla proprietà dell’area Paradiso (quella dietro il ristorante che porta il nome dell’omonima località della Comina) mettendo di fatto fine all’ipotesi di costruire un nuovo ipermercato.

Un atto dovuto – «i privati possono richiedere la restituzione» ha spiegato il tecnico Luciano Ius in commissione –, ma un atto che è anche molto politico. Perché ora che l’amministrazione è in fase di approvazione del piano regolatore e che ha come obiettivo generale ridurre il consumo del suolo, è evidente che un centro commerciale in Comina – che poteva solleticare l’interesse privato in caso di costruzione del nuovo ospedale – non rientra tra queste finalità.

Ma l’opposizione, con Giuseppe Pedicini (Nuova Pordenone) e Franco Dal Mas (Forza Italia) è dubbiosa sul fatto che gli oneri vadano effettivamente restituiti, perché l’impresa aveva iniziato il cantiere, anche se solo recitando l’area e livellando il terreno. La questione sarà discussa lunedì in consiglio.

In commissione bilancio gli assessori Renzo Mazzer, Flavio Moro e Bruno Zille hanno anche spiegato come saranno impiegati i 5,6 milioni di euro del tesoretto comunale derivante dal lavoro fatto sui residui.

Le poste più importanti saranno: 455 mila euro per edilizia pubblica, 160 mila euro per edilizia legata ai musei e ai contenitori culturali, 307 mila per gli impianti sportivi, 142 mila euro per i cimiteri, 400 mila euro tra opere idrauliche e manutenzione dei parchi, 700 mila euro per asfaltature (a cui se ne aggiungeranno altri 750 mila euro), 350 mila euro per hardware e software, 50 mila euro per le telecamere, 190 mila euro per macchine e attrezzature da destinare agli operai.

Alla richiesta di chiarimento di Mara Piccin, l’assessore Moro ha spiegato che 850 mila euro destinati alla manutenzione di immobili andranno per sostituire o ammodernare impianti di raffrescamento ed energetici negli edifici comunali: 85 mila euro dalla polizia locale, 146 mila euro per gli impianti sportivi, 128 mila in municipio. Per quanto riguarda le scuole gli interventi più importanti riguardano i plessi di via Vesalio e via Auronzo.

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