L’amore senza tempo di Maurizio e Rita, marito e moglie da 73 anni
Lui è stato sindaco di Trasaghis dal 1960 al 1970. Conosciutisi da bambini, hanno 4 figli. Il matrimonio il 19 gennaio 1952, poi un pomeriggio a Trieste come viaggio di nozze
Lo scorso 19 gennaio, Maurizio Di Gianantonio e Rita Rodaro hanno festeggiato il loro 73º anniversario di matrimonio, un traguardo straordinario che racconta la forza di un amore durato una vita intera. La loro storia, che ha radici profonde a Trasaghis, è un esempio di dedizione, pazienza e comprensione reciproca, elementi che, secondo loro stessi, sono stati alla base di una relazione solida e felice.
Maurizio e Rita si conoscono sin da bambini: lui è nato il 30 novembre 1925, lei il 3 novembre 1929, entrambi originari di Trasaghis. Si sono incontrati per la prima volta nell’età dell’adolescenza. Rita, figlia di contadini, ha frequentato le scuole elementari fino alla quinta, poi ha iniziato a lavorare nei campi insieme ai genitori. Maurizio, invece, dopo aver studiato alle scuole medie presso gli Stimmatini, a Gemona, ha lavorato come assistente per i ragazzi della scuola, prima di trasferirsi a Roma all’età di 14 anni, dove ha iniziato a lavorare in un’osteria, sbucciando patate. Qui ha incontrato una signora tedesca che gli ha insegnato la lingua, e con lo scoppio della seconda guerra mondiale ha ricoperto il ruolo di interprete tra i soldati tedeschi e i lavoratori italiani.
Dopo il conflitto è tornato in Friuli, lavorando nel settore del legname e della forestazione, prima da De Antoni a Villa Santina e poi da Lenarduzzi a Codroipo. Negli anni ’60, ha partecipato a un concorso che lo ha portato a lavorare in Regione, dove ha terminato la sua carriera come impiegato alle foreste. Non solo un uomo di lavoro, è stato anche sindaco di Trasaghis dal 1960 al 1970, sempre impegnato per la sua comunità.
Il 19 gennaio 1952, Maurizio e Rita si sono sposati ad Avasinis, dando inizio a una nuova fase della loro vita insieme. Il loro viaggio di nozze non fu certo un viaggio da favola: non avendo l’auto, partirono con la Topolino del testimone di nozze e si recano a Trieste per trascorrere il pomeriggio e la sera fare rientro a casa.
I due hanno avuto quattro figli: Pier Felice, Nice, Maurizio e Maria. La loro famiglia è sempre stata unita, con i figli che hanno imparato da piccoli l’importanza dell’amore e del rispetto reciproco. I segreti di una lunga vita matrimoniale? Pazienza e comprensione.
«La loro relazione si è basata sempre su questi valori – raccontano i figli –. Mamma, pur essendo il pilastro della casa e della famiglia, ha sempre avuto la capacità di cedere quando necessario, senza mai fare mancare il suo sostegno a nostro padre, che per carattere tendeva a far prevalere le sue ragioni. Non si sono mai allontanati, cercandosi reciprocamente nei momenti di bisogno».
Ad arricchire la famiglia anche cinque nipoti e quattro pronipoti. I festeggiamenti dei 73 anni di matrimonio sono avvenuti nella massima semplicità, con i figli e qualche dolcetto. Oggi la longeva coppia vive insieme nella casa di riposo di Venzone, in una stanza condivisa, dove continuano a godersi la compagnia reciproca.
Anche l’amministrazione comunale con il sindaco Stefania Pisu esprime i più sentiti auguri alla longeva coppia di sposi, augurandosi di poter festeggiare anche i prossimi traguardi.
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