Trattativa con Roma per abolire il ticket da dieci euro
UDINE. Cento giorni per cercare di dare un volto nuovo alla Regione. Cento giorni per mettere in cantiere le riforme. Il governo di centrosinistra di Debora Serracchiani chiude la prima fase e annuncia un autunno caldo. Perché le riforme, oltre a farle, devono essere accompagnate.
Quindi la tabella di marcia deve proseguire spedita. Le promesse elettorali vanno mantenute. Come l’abolizione del ticket da 10 euro a ricetta, che aveva suscitato polemiche in campagna elettorale e che poi si è rivelata un’operazione più difficile del previsto. Ma che sarà portata a conclusione, garantisce la presidente.
Si spazia dalla sanità al Commercio, dal turismo alle società partecipate, dal piano energetico al sistema del credito, dalla caccia ai fondi strutturali europei, al piano regionale delle acque. Ma tutto è cominciato con i costi della politica.
Costi della politica
«Nei primi 100 giorni siamo riusciti a dare un taglio sostanziale ai costi della politica, che pone il Friuli Venezia Giulia tra le Regioni più virtuose in Italia, e a reagire in modo adeguato alle emergenze della crisi, impostando nello stesso tempo un lavoro di squadra per definire le riforme da approvare entro il primo anno», sono state le parole della presidente della Regione, Debora Serracchiani, che ha tracciato il bilancio dell’attività della giunta, assieme al vicepresidente Sergio Bolzonello e agli assessori Francesco Peroni, Maria Sandra Telesca e Sara Vito.
«Il nostro programma elettorale – ha ricordato la presidente – aveva l’ambizione di essere già un programma di governo e lo stiamo seguendo in modo puntuale».
Rapporti con Roma e il Veneto
La novità è il rilancio di un proficuo rapporto con il governo, ha ricordato Serracchiani, che ha permesso di aprire il negoziato per rivedere il Patto di stabilità e di inserire la terza corsia dell’autostrada A4 tra le opere nazionali strategiche. Di questo oggi la presidente parlerà a Roma al ministero delle Infrastrtuutre dove incontrerà i funzionari. E potrebbe anche essere definita una cifra per la copertura finanziaria dell’opera.
Anche se Serracchiani è «preoccupata per le fibrillazioni politiche romane» perché una eventuale crisi di governo «comprometterebbe tutto il lavoro svolto dalla giunta in questi primi tre mesi di impegno amministrativo». «Sono preoccupata come presidente ma anche come cittadina», ha detto.
Serracchiani ha poi aggiunto di aver avviato «un rapporto molto positivo con il governo tanto in materia di revisione del Patto di stabilità, quanto su temi specifici quali quelli della Ferriera di Servola, della terza corsia della A4, del rigassificatore e dell’elettrodotto».
«Ottima» ha definito poi «l’intesa con Zaia sulle cose da fare», ricordando, tra l’altro, il recente incontro a Venezia Serracchiani ha spiegato che con il Veneto «si discute di collaborazione in tema di finanza, di infrastrutture, di terza corsia della A4 e della Tav». E tutto questo, ha sottolineato Serracchiani, «senza che sia stato posto il problema della macroregione del Nord».
Il decreto anticrisi
Il decreto anticrisi del primo agosto ha rappresentato, secondo la presidente, un «segno di discontinuità», con la decisione di concentrare tutte le risorse su economia e lavoro. Nei primi 100 giorni ci sono anche lo sportello unico per le attività produttive e lo sblocco dei pagamenti della Regione. E anche su questioni come gli Ogm, il rigassificatore, gli elettrodotti e la Ferriera, la Regione ha saputo prendere «posizioni chiare», ha ricordato.
Ticket e Sanità
Entro il 2014 sarà realizzata la nuova mappa della sanità regionale, con la cancellazione della precedente riforma Tondo e la definizione, già entro settembre, delle nuove linee guida. «Sarà una riforma vera, che serve prima di tutto ai cittadini», ha detto.
«È dagli anni 90 che questa regione attende una riforma generale del settore – sono le parole di Serracchiani – quindi i temi da affrontare sono molti e complessi, perché nel frattempo è cambiato il mondo e sono cambiate le esigenze dei cittadini».
«Riforma nel 2014 per poi poterla attuare nel corso della legislatura», ha confermato l’assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca. È imminente la presentazione di un disegno di legge che, nell’abrogare i contenuti della precedente riforma Tondo, definirà il metodo e le finalità della nuova riforma del Servizio sanitario regionale.
«Bisogna partire – ha detto Telesca – non dall’architettura istituzionale del sistema, ma dall’analisi dei bisogni delle persone, che stanno repentinamente cambiando. La rimodulazione dell’offerta deve perciò tener conto prima di tutto dei dei bisogni, in un quadro di sostenibilità economica». Alla riforma si arriverà, ha assicurato l’assessore, attraverso un ampio confronto con tutti i soggetti interessati, a cominciare dalle associazioni dei cittadini.
C’è poi il tema dell’abolizione dei ticket. È a buon punto – è stato detto – il confronto con il Governo per arrivare all’abolizione del ticket di 10 euro a ricetta, partendo da una stima reale delle entrate che, rispetto alle previsioni, sono di fatto dimezzate (12 milioni di euro invece di 24). La rimodulazione dei costi appare più complessa di quanto era stato annunciato in campagna elettorale, tuttavia Serracchiani e Telesca hanno garantito che le trattative con Roma procedono.
Le riforme
La giunta sta anche lavorando al nuovo Piano paesaggistico e al nuovo Piano energetico regionale. E poi l’obiettivo è lavorare sull’«agenda digitale» per fare del Friuli Venezia Giulia uno dei «motori» dell’innovazione nella Pubblica amministrazione. La presidente ha assicurato un grande impegno sui fondi europei.
«Non siano messi male – ha osservato – nel contesto delle altre Regioni italiane. Ma certo abbiamo speso di meno di quanto avremmo potuto».
Lotta alla burocrazia
«Sburocratizzare e rivisitare gli strumenti di intervento», sono state queste le linee guida della Giunta nel campo delle Attività produttive, secondo il vicepresidente Sergio Bolzonello. «La sburocratizzazione – ha detto – richiede un’azione continua, giornaliera, che coinvolge l’intera struttura. Siamo riusciti a definire norme che danno tempi di risposta certi e dimezzati. Un cambio di passo e di mentalità».
Per quanto riguarda gli strumenti, la Regione punta a rivedere Distretti e Consorzi industriali, attraverso un dialogo con tutti i soggetti interessati, e a intervenire sulle «vulnerabilità» del sistema come per esempio la dimensione delle imprese.
Strategia ambientale
«Un rilancio del metodo del confronto e del dialogo con tutte le componenti interessate ai temi dell’ambiente e dell’energia: associazioni ambientaliste, enti locali, imprese», ha spiegato l’assessore all’Ambiente e all’Energia, Sara Vito. In fase di avvio c’è in particolare il nuovo Piano Energetico Regionale che - ha anticipato l’assessore - si collocherà nel contesto dell’attuale «transizione energetica verso un nuovo modello di sviluppo».
I capisaldi del Piano saranno sostanzialmente tre: efficienza, risparmio, fonti rinnovabili. Accanto alla preparazione del Piano di tutela delle acque, l’assessore ha indicato tra le priorità «rimettere di nuovo al centro dell’attenzione il problema dell’amianto».
L’assessore ha poi ha ricordato «l’impegno assunto in sede di variazioni di bilancio per quanto riguarda il contributo all’abbattimento dei costi dei carburanti».
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