Travestiti da operatori della Croce rossa mettono in scena la truffa: "Siamo venuti per farvi il tampone per il coronavirus"

UDINE. «Siamo addetti della Croce Rossa italiana: dobbiamo entrare per sottoporvi al test del tampone per verificare se siete stati contagiati dal coronavirus». Gli sciacalli piombano anche in Friuli. E, seguendo passo passo le evoluzioni che la cronaca propone, i truffatori si adeguano: avvocati e tecnici del gas lasciano spazio ai volontari della Cri. Naturalmente fasulli, come quelli che ieri mattina hanno suonato alla porta di una famiglia di Moimacco, utilizzando la scusa per tentare di farsi aprire.
A segnalare il caso è Gruppo comunale di Protezione civile di Moimacco, che ieri sui propri canali social ha denunciato l’accaduto, specificando che del fatto sono già state informate le forze dell’ordine. Non un caso isolato, quello di Moimacco, come confermato ieri anche dal direttore delle risorse umane della Croce rossa nazionale, il friulano Fabio Di Lenardo, intervenuto nel tardo pomeriggio di ieri a La vita in diretta su Raiuno.
«Stiamo raccogliendo le segnalazioni e invitiamo chi dovesse imbattersi in episodi simili ad allertare le forze dell’ordine o a mettersi in contatto con il numero verde della Cri, l’800-065510, che in questi giorni è stato potenziato anche con operatori in grado di rispondere alle richieste in cinese».
In giornata la Cri ha diramato anche un comunicato ufficiale, in cui si ricorda come «la Croce Rossa italiana non stia effettuando in alcun modo attività di screening porta a porta: diffidate da chi al telefono vi propone il controllo del tampone a domicilio per il coronavirus. Si raccomanda caldamente a non cadere nel raggiro dei truffatori e segnalare eventuali casi alle autorità competenti», conclude il comunicato stampa diramato ieri dall’organizzazione.
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