Tre agenti morti, un ferito: nel 1998 la strage di viale Ungheria che scosse l’antivigilia di Natale a Udine
Le cerimonie sul luogo dell’esplosione e nell’area verde intitolata alle tre vittime

UDINE. Un boato. Capace di far risvegliare Udine in un incubo. Una bomba, tre poliziotti morti, un quarto ferito gravemente. Era l’antivigilia di Natale del 1998, con l’alba ancora lontana almeno un’ora. L’ordigno, appeso alla serranda di un negozio di telefonia di viale Ungheria, scoppiò alle 5.49: dei quattro agenti della Squadra volante (due equipaggi) giunti sul posto a seguito della segnalazione di un passante, solo uno si salvò, pur rimanendo gravemente ferito. Persero la vita gli agenti della Polizia di Stato Paolo Cragnolino, Adriano Ruttar e Guido Zanier. Che venerdì 23 dicembre, nel ventiquattresimo anniversario della strage, sono stati commemorati in tre distinti momenti: in mattinata sono stati deposti due omaggi floreali ai piedi della lapide posizionata in viale Ungheria, dove avvenne l’esplosione, e nei pressi del Monumento dedicato proprio alla memoria degli agenti, inaugurato quattro anni fa nell’area verde all’esterno del Tribunale in Largo Ospedale Vecchio.

A seguire il Cappellano della Polizia di Stato di Udine ha officiato una Santa Messa presso la chiesa Santo Spirito delle Suore Ancelle, alla presenza dei familiari dei tre colleghi, del questore Alfredo D’Agostino, del prefetto Massimo Marchesiello e del sindaco di Udine Pietro Fontanini. Con loro poliziotti e pensionati della sezione udinese dell’Associazione nazionale Polizia di Stato.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto