Tre aperture a Tarvisio scommessa contro la crisi

TARVISIO. La crisi economica picchia duro, ma in un quadro che non è certo esaltante a Tarvisio si registrano alcune novità positive. Dopo la riapertura del supermercato Eurospar di via Alpi Giulie, domenica c’è stata, infatti, quella del bar Hladik di via Romana, tramutato in osteria tipica da Rinaldo Krcivoj e signora (i gestori del Boschetti di Tricesimo). Ma non è finita. Domani, a sei anni dalla chiusura, riaprirà il ristorante pizzeria Friuli di via Vittorio Veneto (il taglio del nastro è previsto alle 17). Ridarà continuità allo storico Albergo Friuli (oggi la parte ricettiva è stata trasformata in appartamenti) che la famiglia di Mario Plazzotta, negli anni Cinquanta e Sessanta e, in seguito, la famiglia del compianto Gianni Sartori, avevano fatto apprezzare in regione e anche all'estero.
L'attività riprende grazie alla gestione familiare dei fratelli Roberto e Donato Amoroso, che a Tarvisio si sono conquistati stima e fiducia operando con professionalità all'albergo Trieste di Tarvisio Basso di cui sono proprietari. Con un investimento sostanzioso hanno ridato lustro ai locali che saranno adibiti ad accoglienti caffetteria, ristorante e pizzeria. «Sappiamo che non sono questi i tempi migliori per avviare nuove attività e, quindi, siamo consapevoli della sfida che ci attende – afferma Donato Amoroso -, ma siamo convinti che Tarvisio ha ancora carte da giocare».
L'intraprendenza dei fratelli Amoroso può essere un esempio, un chiaro invito rivolto ai giovani ad avere fiducia e a credere nella ripresa di Tarvisio. E, a questo proposito, buone notizie anche riguardo al bar Bambi. L'esercizio di servizio per l'area del centro studi e anche per i frequentatori della ciclabile, chiuso per la rinuncia del gestore Ezio Vanone, che l'aveva rilanciato e che da sabato gestirà la storica osteria Hirschen di Corso del Popolo a Monfalcone, pare stia per concordare una nuova gestione.
Il sindaco Renato Carlantoni segnala anche che a dicembre, riaprirà il rinnovato hotel Il Cervo, una delle strutture alberghiere utilizzate dagli sciatori data la sua vicinanza ai campi di sci. Con un investimento che si aggira sui 700 mila euro sono stati rinnovati sala da pranzo, ingresso e, soprattutto, sono stati realizzati 20 nuovi posti letto in suite. «A fronte di una decina di recenti chiusure di attività, molte a causa degli affitti troppo elevati – afferma il sindaco - vi sono imprenditori che continuano a credere nelle potenzialità turistiche e commerciali di Tarvisio e al loro impegno l'amministrazione comunale, ma anche l'intera comunità deve riconoscenza per i posti di lavoro che offrono».
«A queste aperture – aggiunge Carlantoni – è da sommare la risoluzione del problema Weissenfels con l'acquisizione dell'acciaieria da parte del gruppo austriaco Pewag che ha intenzione di riprendere l'attività quanto prima. Questi segnali positivi non ci fanno desistere dal nostro impegno primario che è quello di ottenere per la nostra zona fiscalità vantaggiose e altre opportunità che richiamino gli imprenditori».
Giancarlo Martina
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