Tre giorni per 60 eventi: Rivierasca al primo test
PORDENONE. Giro di boa per la Festa sul Nonsel, che promette, quest’anno, il salto di qualità. Non solo perché dispiega – a detta degli stessi organizzatori – un programma mai così ricco e per tutti i gusti, ma anche perché sperimenta la chiusura al traffico della Rivierasca per quasi due giorni.
Primo test di un percorso, come ha sottolineato, ieri mattina alla presentazione della Festa, l’assessore comunale alla mobilità urbana Bruno Zille, che vuole arrivare, in modo graduale, al recupero della Rivierasca e allo spostamento del traffico veicolare.
I numeri. Più di sessanta eventi in tre giorni, un centinaio fra chioschi enogastronomici (con due menù, a base di pesce e carne) e stand dalla Rivierasca al centro, un budget di 24 mila euro (9 mila dei quali coperti dal Comune fra esenzione dalla Tosap e contributo): sono i numeri dell’edizione 2015 della Festa, organizzata da Pro Pordenone, Pro loco di Pordenone e Sei di Pordenone se con la collaborazione di una trentina di associazioni.
Un centinaio i volontari dello staff solamente dei tre sodalizi promotori. L’area festeggiamenti comprenderà la Rivierasca, la zona del ponte di Adamo ed Eva, l’imbarcadero e altri stand troveranno spazio in piazzetta San Marco e via Codafora, per coinvolgere anche il centro storico nell’evento.
Rivierasca. La Riviera del Pordenone sarà interdetta alle automobili dal parcheggio Marcolin a quello del Tribunale dalle 8.30 di sabato 20 giugno fino alla mezzanotte di domenica. Saranno escluse dalla zona pedonale entrambe le aree di sosta. Dalle 21 alle 23.30 di sabato e domenica, invece, sarà chiuso il ponte Marchi in entrata, a partire dalla rotonda dell’hotel Santin.
La polizia locale e la protezione civile regoleranno la viabilità per far sì che tutto fili senza intoppi. «Lungo il fiume – ha ricordato Zille – è nata la nostra città. Questa festa sarà l’occasione per far capire ai pordenonesi che hanno a cuore la loro città qual è il percorso che vogliamo intraprendere per ri-appropriarci di questo pezzo di storia. Sia il piano della mobilità urbana che il piano regolatore prevedono, in proiezione, di recuperare questa zona. Vogliamo dare un segnale, ci auguriamo che sia raccolto».
La squadra. Il motore della festa sono «al cento per cento le associazioni». A sottolinearlo il presidente della Pro Pordenone Giuseppe Pedicini.
Un modello che applica, secondo il sindaco Claudio Pedrotti, il suggerimento lanciato pochi giorni orsono da Aldo Bonomi: «Lavorare insieme».
Per Pedrotti il sostegno del Comune alla manifestazione rappresenta «un investimento in una start up, capace di richiamare visitatori e di far girare l’economia». E per l’anno prossimo, il sindaco lancia la boutade, «la spiaggia in riva al Noncello».
«Lo sforzo organizzativo è partito da novembre, con i primi sopralluoghi – ha precisato il presidente della Pro Loco Gian Franco Tonus – per trovare la soluzione migliore dal punto di vista della viabilità». «La gente deve smetterla– il monito di Paolo Marson, numero uno di Sei di Pordenone se – di lamentarsi che la città non è viva. Sono convinto che con un programma così ricco, ci sarà una grande affluenza».
L’inaugurazione. Alle 19 di venerdì 19 giugno ci sarà il taglio del nastro. Testimonial d’eccezione il gondoliere Vittorio Orio, celebre in tutto il mondo per le sue traversate (compresa quella della Manica).
I giochi di luce. Fari alogeni illumineranno l’area fluviale per quasi 80 metri da entrambi i lati dell’imbarcadero. Nella serata finale, dopo il concerto jazz di Bruno Cesselli e la band 5est, tante piccole farfalle luminose saranno lasciate in acqua per creare un’atmosfera suggestiva. Sabato sera, invece, sarà proposto uno strabiliante spettacolo di fontane danzanti in concerto, riflesse nelle acque del Noncello.
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