Tre incendi in 15 giorni, è allarme-pompieri

La costruzione della caserma è stata approvata, ma il finanziamento è bloccato dal patto di stabilità

SACILE. Tre incendi in due settimane, a Sacile. Il 24 luglio era divampato nell’azienda di arredobagno Zanette sulla Pontebbana e giovedì le lingue di fuoco si sono alzate in contemporanea in un garage in via Romagna e nei campi di via Geromina. La cronaca non ha registrato vittime o feriti: ma le emergenze e danni accendono la miccia dei bisogni.

«Il distaccamento dei vigili del fuoco a Sacile è una necessità riconosciuta – indica il progetto in via Bandida l’assessore Vannia Gava che segue l’iter interrotto con il sindaco Roberto Ceraolo –. Il patto di stabilità ha bloccato i lavori: la Regione ha stanziato 1,6 milioni di euro. Roma ha dato il via libera da anni, con l’ex ministro Maroni».

Gli interventi dei vigili del fuoco di Pordenone hanno un problema: quello dei tempi di percorrenza. Il traffico sulla Pontebbana, infatti, può rallentare il soccorso dei pompieri. In genere, il tempo di percorrenza Pordenone-Sacile dalla caserma in via Interna, segna 15-20 minuti. Tanti sacilesi si interrogano sulla caserma promessa, in via Bandida.

«I lavori di sistemazione della strada sono programmati in autunno 2013: in previsione dell’uscita mezzi di soccorso». Gava ha annunciato anche il disco verde al cantiere per ampliare la sede della protezione civile, nella stessa area del futuro distaccamento. Che non decolla. «Ragioni di sicurezza – dicono anche alcuni pompieri – indicano di procedere velocemente all’apertura della sede sacilese. Serve a un’area vasta: Pedemontana, da Caneva ad Aviano e Bassa pordenonese». Lo studio di Progettazione 5P di Pordenone ha firmato il progetto della nuova caserma. Il progetto preliminare, adottato dalla giunta in maggio 2012 con la “location” in via Bandida, ha una previsione di spesa di 1,6 milioni, ha incassato l’unanimità del consiglio. È stato previsto un allargamento della sede stradale, con l’espropriazione delle proprietà private interessate a san Giovanni del Tempio.

La sistemazione, permetterà il raccordo dell’ex-deposito miliare, che ospita il gruppo di Protezione civile, con l’A28 a Sacile est, per i mezzi d’emergenza come autobotti. Ma i tempi dell’arrivo dei pompieri, aprono le scommesse. «L’iter del progetto va avanti – ha confermato il sindaco Roberto Ceraolo –. Ma l’opera rientra nel patto di stabilità».(c.b.)

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