“Treno” di Pineta, via i lavori: a nuovo entro l’estate del 2020

Tra un mese partirà l’intervento di riqualificazione dell’opera di Marcello D’Olivo. Saranno rifatti pavimentazione e luci. Il sindaco: rispetteremo l’impronta originaria
Lignano 210 Luglio 2014 113 luogo e ricerche coltello Copyright Petrussi Foto Turco Massimo
Lignano 210 Luglio 2014 113 luogo e ricerche coltello Copyright Petrussi Foto Turco Massimo

LIGNANO. Il “Treno” di Pineta, ideato dall’architetto Marcello D’Olivo e realizzato negli anni Cinquanta, verrà sistemato e valorizzato, senza subire però stravolgimenti radicali. A stabilirlo è la giunta Fanotto, che ha deciso di destinare parte dei proventi dell’imposta di soggiorno nella riqualificazione dell’opera che funge da “vetrina principale della località”, così definita da Ada Iuri, assessore alla Cultura.

«I lavori cominceranno ufficialmente all’inizio dell’anno nuovo e già a partire dalla stagione balneare 2019 sarà possibile vederne i primi risultati – ha detto il sindaco Luca Fanotto –. Ma è nell’estate 2020 che saranno completati totalmente».

Applicata per la prima volta quest’anno, la tassa di soggiorno ha raccolto un introito pari a un milione e 500 mila euro, il 35% del quale sarà destinato proprio alle spese di investimento dedicate al “Treno” di Pineta.

Si tratta quindi di una decisione unanime e che rappresenta la volontà dell’intero tavolo tecnico del turismo locale, costituito da istituzioni e categorie economiche.

«Intervenire rispettando l’impronta originaria è il nostro obiettivo – ha continuato Fanotto –. A seguito di una valutazione strutturale dell’ossatura, da gennaio inizieremo i lavori intervenendo sulla parte arborea, dell’illuminazione e dell’asfaltatura”. Ma per l’anno successivo “l’intenzione è anche di rifare il massetto di cemento armato e sostituire la pavimentazione con un materiale quanto più compatibile al disegno originario di D’Olivo».

«È assolutamente essenziale conservare la tradizione e la storicità di Lignano, rispettando le peculiarità che la rendono unica e la differenziano da tutti gli altri litorali – ha aggiunto Iuri –. Il famoso “Treno” rappresenta il cuore autentico di Pineta, il luogo principale in cui i turisti passeggiano e che accompagna dall’entroterra al mare».

A pensarlo è stato l’architetto udinese Marcello D’Olivo, per il quale rappresenta l’opera più importante poiché incardinata all’interno della spirale sulla quale diede forma, nel 1954, a Pineta. Costituita da archi e raggi in cui si inseriscono le abitazioni nel verde fra le quali spiccano rilevanti ville d’epoca, il cuore della “chiocciola” è piazza Rosa dei Venti e il Treno è il tratto che permette di giungere all’arenile.

«Inizialmente era formato da una successione in linea di casa e bottega, in quanto i commercianti vivevano al piano superiore dei propri negozi. Al posto delle abitazioni ora ci sono, nella maggior parte dei casi, degli uffici ma la sostanza è rimasta la stessa – ha concluso Iuri –. Pur mantenendo la caratteristica tipicità, la località balneare friulana è un modello all’avanguardia fra le città di vacanza».

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