Treno veloce per Milano. Saltato il Friuli

Da Trieste per soddisfare Generali e in vista dell’Expo in meno di quattro ore. Fermate solo a Mestre e a Verona

TRIESTE. Un nuovo treno veloce collegherà Trieste a Milano in poco più di tre ore e mezza. Un collegamento – chiesto a più riprese dai vertici di Generali e Allianz – che andrà a potenziare l’offerta già esistente, mentre Udine resta ancora fuori dalle tratte veloci: gli unici due diretti per Milano sono i Frecciabianca delle 5.40 e delle 13.24.

Il nuovo treno veloce

A presentare il nuovo collegamento, che sarà operativo a partire dal 15 dicembre con l’orario invernale e che sarà finanziato da Trenitalia, è stata ieri, in conferenza stampa a Trieste, la presidente della Regione Debora Serracchiani. Mentre Alitalia toglie i voli – due per la capitale e tutti e due quelli diretti al capoluogo lombardo –, almeno sul fronte ferroviario «ci stiamo tornando a collegare all’Italia» ha commentato la presidente Fvg, giudicando il risultato «assolutamente positivo per il Friuli Venezia Giulia e Trieste». Alle attuali tre coppie di treni, che svolgono il servizio sulla direttrice, sarà dunque aggiunta un’altra coppia da e per Milano con le sole fermate intermedie di Venezia Mestre e Verona: ciò comporterà una riduzione del viaggio fino a 40 minuti rispetto alla miglior performance dei treni attuali (impiegherà 3 ore 44 minuti) e la possibilità di organizzare un viaggio di andata e ritorno nella stessa giornata (partenza alle 6.15, e ritorno alle 19.35). Il costo del biglietto dovrebbe essere quello dell’attuale Frecciabianca: 53,50 euro. Tutto ciò con notevoli vantaggi per chi si reca per lavoro in Lombardia. Ma la nuova tratta è sicuramente utile anche in vista dell’Expo 2015, che si terrà appunto nel capoluogo lombardo.

I prossimi investimenti

E ulteriori 30 milioni di euro – ha annunciato la Serracchiani – sono stati inseriti nel decreto del Fare e destinati a Fvg e Veneto per la velocizzazione del tratto ferroviario Venezia-Trieste. «L’obiettivo dell’investimento – ha spiegato – è quello di collegare le due città in un’ora e otto minuti. Non so se si raggiungerà questo traguardo ma il collegamento sarà più rapido». I fondi, che sono soldi cash già disponibili, saranno utilizzati in infrastrutture, in particolare in impianti tecnologici e in interventi sulle curve, cause di rallentamenti. Investimenti che dimostrano «che Rfi vuole continuare a investire sul territorio».

Udine esclusa

Il capoluogo friulano non è stato interessato dal nuovo collegamento ferroviario ad alta velocità da e per Milano. Tutte le corse attuali – con l’eccezione di quella prevista alle 5.40, che collega direttamente le due città in 4 ore e un quarto e quella delle 13.24 (4 ore) – prevedono un cambio prima di arrivare alla meta e chi deve recarsi nel capoluogo lombardo può impiegare fino a 5 ore e 33 minuti. Impensabile, quindi, andare e tornare in giornata.

In compenso, tra gli interventi prioritari previsti nel decreto del Fare, vi è quello del nodo ferroviario udinese. Si tratta di un investimento di 10 milioni di euro per il collegamento tra le stazioni di Udine centrale e Udine parco, compreso il raddoppio della circonvallazione esterna. Un’operazione che risolverà la mancanza di collegamento informatico tra le due stazioni e porterà il trasferimento della linea ferroviaria fuori dalla città.

Le altre richieste

La Serracchiani ha spiegato che nei giorni scorsi agli incontri con l’amministratore delegato delle Ferrovie, Mauro Moretti,e con il ministro delle Infrastrutture e trasporti, Maurizio Lupi, sono stati «portati quattro nodi: quello di Udine, risolto nel decreto del Fare, Bivio San Polo, per il quale c'è un progetto, e Campo Marzio a Trieste. Per quest’ ultimo punto – ha precisato il sindaco di Trieste, Roberto Cosolini, presente alla conferenza stampa – a settembre speriamo in un nuovo incontro con Moretti e l'Autorità portuale di Trieste per potenziare lo scalo e quindi migliorare le infrastrutture su rotaia a favore del porto triestino.

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