Tresca amorosa agita “Sei di Sacile se...”

Scambi di accuse su Facebook tra la moglie e la presunta amante di un dirigente. E il caso finisce in piazza

SACILE. Crisi di crescita o semplice questione di “corna”? È l’interrogativo che accompagna negli ultimi tempi il gruppo nato su Facebook a fine gennaio all’insegna dello slogan “Sei di Sacile se...”, trasformatosi nel frattempo in associazione culturale.

Il gruppo dirigente, infatti, registra numerose defezioni che si contrappongono al gossip esploso sui social network. La vicenda ruota attorno ad una presunta tresca amorosa tra un personaggio di primo piano del gruppo che ha portato a uno scambio di accuse pesanti tra la “tradita” e la “malafemmina”.

Quest’ultima, a quanto si apprende, ha battuto in ritirata, presentando le dimissioni. Dimissioni che, però, non sarebbero le sole anche se non direttamente collegate alla vicenda.

In questo caso si tratterebbe piuttosto dell’emergere di un certo malumore per come viene gestita l’associazione e l’attività. Intanto il fedigrafo, a quanto si apprende, è rientrato all’ovile, per il resto si attendono sviluppi.

L’iniziativa di “Sei di Sacile se...”, come si ricorderà, è partita in sordina quasi per caso su Facebook all’inizio dell’anno e in breve ha coinvolto praticamente l’intera città. In una crescendo quasi rossiniano centinaia e centinaia di sacilesi entusiasti (sono attualmente oltre 2500) si sono scoperti protagonisti del loro passato postando sul web esperienze, ricordi, fatti, facezie.

Intere generazioni di sacilesi, di tutte le età, hanno dato vita ad un amarcord di massa pescando nei cassetti della memoria prima e successivamente in quelli di casa alla ricerca di quanto poteva essere utile a questo gigantesco puzzle collettivo.

Ricordi, aneddoti, foto in tutte le salse in bianco e nero ed a colori, personaggi tipici, scuole e classi, compagnie, goliardie, piazze, vie e ritrovi sono finiti sul sito dedicato in un gigantesco calderone, dove ognuno si sente autorizzato a pescare ed a rivivere l’attimo fuggente. In tanti, insomma, hanno avuto voglia di riconoscersi, ritrovarsi, scambiare quattro ciacole e, perché no, di darsi da fare per promuovere nuove iniziative.

Poi magari qualcuno ha pensato di stringere un po’ troppo i rapporti. E si sa come va a finire in questi casi: insulti e scambi di accuse su Fb. Perchè passano i tempi, ma la donna rimane “mobile qual piuma al vento” e l’uomo “cacciatore”.

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