Tribunale e Procura lunedì comincia il trasloco
Il dado è tratto. Lunedì, dal palazzo della Procura di via Lovaria comincerà il trasloco degli uffici che dovranno fare spazio ai colleghi in arrivo da Tolmezzo. La notizia è trapelata ieri, al termine dell’ennesima estenuante (e vana) giornata di attesa che da Roma giungesse una qualche conferma del via libera alla riforma della geografia giudiziaria italiana varata dal Governo Monti e che prevede, tra l’altro, la soppressione del tribunale del capoluogo carnico. Impossibile, per il personale in servizio a Udine, continuare a vivere nel limbo. Paralizzati, cioè, in una situazione di incertezza che, tra poco più di due settimane, quando l’attività giudiziaria riprenderà a pieno regime, rischierebbe di mandare in tilt il sistema.
Le valigie della Pg. La tabellina di marcia è quasi pronta. Gli ultimi dettagli saranno decisi nell’incontro in programma oggi, in Procura, con la ditta incaricata delle operazioni di trasloco. L’idea è di porre fine ai rinvii e partire alle 7 di lunedì. Il primo passo sarà lo svuotamento del piano attualmente occupato dalla Polizia giudiziaria - le sezioni dei carabinieri, della Forestale e della Polizia municipale -, con il trasferimento dei mobili e di tutti gli incartamenti nell’edificio di via della Prefettura che un tempo ospitava l’Inpdap. Una volta svuotati, i locali di via Lovaria saranno pronti per accogliere gli arredi che, da Tolmezzo, seguiranno magistrati e personale amministrativo nei loro nuovi uffici udinesi.
Le altre sedi. Altrettanto si farà, poi, con le altre tre sedi individuate dal Comune di Udine, per permettere lo sbarco in città dei pm e dei giudici in partenza dalla montagna. Il Piano approvato dalla giunta Honsell il 31 luglio scorso indica nei palazzi di via della Prefettura, appunto - corrispondenti ai civici 15 e 17 - e in quello di via Percoto, di proprietà del Consorzio Ledra Tagliamento, oltre che in un capannone di via Stiria, utile in particolare per la conservazione dell’Archivio, i futuri nuovi “distaccamenti” della cittadella giudiziaria friulana. Tutti spazi da tempo inutilizzati o comunque adoperati per altri scopi e necessitanti, quindi, di interventi di adeguamento, oltre che di essere allestiti in base alle nuove esigenze imposte dalle attività che vi si svolgeranno.
Conto alla rovescia. La decisione presa in queste ore ai vertici della Procura, insomma, rappresenta un punto di non ritorno. Perchè se, a Roma, ci si può permettere di tergiversare e lasciare trascorrere le settimane tra un rimpallo e l’altro, negli uffici giudiziari il calendario delle udienze non conosce interruzioni. Terminata la pausa estiva, il 13 settembre le aule torneranno a brulicare di gente. Compresi tutti i magistrati, gli avvocati e le forze dell’ordine dirottati, ormai da tempo, da Tolmezzo a Udine.
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