Tributaria: Drigani a Udine, Tito a Gorizia

La Commissione tributaria provinciale di Udine e quella di Gorizia hanno un nuovo presidente. Dopo anni di vacanza, i posti sono stati assegnati rispettivamente a Oliviero Drigani, attuale presidente...
ANTEPRIMA Udine 5 DICEMBRE 2005.conferenza stampa CC Copyright Massimo Turco Foto Agency Anteprima Udine
ANTEPRIMA Udine 5 DICEMBRE 2005.conferenza stampa CC Copyright Massimo Turco Foto Agency Anteprima Udine

La Commissione tributaria provinciale di Udine e quella di Gorizia hanno un nuovo presidente. Dopo anni di vacanza, i posti sono stati assegnati rispettivamente a Oliviero Drigani, attuale presidente della sezione civile della Corte d’appello di Trieste, e a Raffaele Tito, procuratore aggiunto della Repubblica di Udine. Il decreto di nomina a firma del capo dello Stato conclude un iter durato quasi tre anni. La procedura di concorso è stata espletata dal Consiglio di presidenza della giustizia tributaria, che ha scelto i vincitori sulla base di un meccanismo di selezione per titoli. Il giuramento dei magistrati avverrà oggi, davanti al presidente della Commissione tributaria regionale di Trieste, Francesco Castellano. Il dottor Drigani subentra a Vincenzo Sammartano, mentre il dottor Tito andrà a occupare il posto lasciato dal giudice Mario Formaio.

Udinese, 60 anni, Oliviero Drigani è anche presidente di una delle sezioni della Commissione tributaria regionale e aveva già guidato, tra il 1991 e il 1996, la locale Commissione tributaria di 1º grado. Goriziano, ma con casa e famiglia a Udine, 58 anni, Raffaele Tito cominciò la carriera di magistrato all’epoca di “Mani pulite”, di cui, da Milano e poi soprattutto Pordenone, fu uno dei principali “crociati”. Dopo anni come sostituto alla Procura di Trieste, nel giugno del 2010 è arrivato a Udine, come procuratore aggiunto. Entrambi hanno unito il proprio nome alla strage di Natale: Drigani, come presidente della Corte d’assise d’appello che, nel 2008, aveva condannato all’ergastolo due dei quattro imputati per strage (poi assolti nell’Appello bis), Tito come pm titolare dell’inchiesta. (l.d.f.)

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