Trony e Sisley, addio ai negozi storici

Da via Prasecco al centro storico, la crisi non fa sconti. Intanto nascono locali baby parking e spazi destinati al bowling

La crisi non fa sconti e Pordenone perde storici marchi. Addio a Trony nel centro commerciale in via Prasecco e anche all’insegna storica di Sisley, spentasi prima di Natale, in Corso Vittorio. Saracinesche abbassate, ma cantieri aperti per altre avventure commerciali. Perché la legge darwiniana del “pesce grande che mangia quello piccolo” è stata rottamata dalla regola di “diversificare” i prodotti e modi di vendere. A tutti i costi, con un timer veloce: la Bibbia del business è riscritta dalla recessione.

«Apriranno un baby-parking nel piano superiore per le famiglie e un bowling – hanno detto alcuni dipendenti di Oviesse, che nel centro commerciale sulla Pontebbana vendono abiti low cost -. Per noi non ci sono problemi: abbiamo clienti fidelizzati, anche se questo centro ha potenzialità inespresse. Trony era in crisi da tempo e pare che i dipendenti siano stati ricollocati. Di più non sappiamo».

La guerra tra i colossi della grande distribuzione lascia sul campo le prime vittime. A cinque anni dall’inaugurazione, ha chiuso il punto vendita Trony di via Prasecco. Al posto dello store, nell’area commerciale di formato “large” completamente vuota, c’è un cartello che indica i punti tecnici per l’assistenza in zona. L’immunità dalla crisi non l’ha nessuno: se tanti piccoli negozi di elettronica hanno chiuso i battenti da un pezzo, la lotta per la sopravvivenza adesso si gioca tra le grandi catene di distribuzione come Mediaworld, Euronics, Unieuro.

Non pochi pordenonesi ritengono che i nodi, sul fronte dei centri commerciali, stiano arrivando al pettine. Nel raggio di pochi chilometri, sulla Pontebbana, ci sono le insegne di Mediaworld, Unieuro a cui, fino a poche settimane fa, si aggiungeva quella di Trony. In tempi di crisi, come fanno tutti a reggere?

La gente ha sempre meno soldi e i negozi cinesi aumentano a vista d’occhio. Gli effetti della concorrenza e del caro-affitti si fanno sentire anche in centro. L’addio a jeans e maglie “trendy”, in casa Sisley, si è consumato sotto l’albero a fine 2012. In questi giorni il negozio è stato sgomberato. «Fra due settimane un nuovo marchio riaprirà le vetrine – hanno assicurato quattro imbianchini al lavoro nello storico tempio del “casual” -. Abbigliamento con un sicuro impatto tra il pubblico, sarà una bella sfida».

Chiara Benotti

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