Troppi divorzi a Sacile, all’anagrafe arriva un nuovo impiegato

I sindacati: l’organico municipale è sottodimensionato rispetto al carico di lavoro. Istruite cinque pratiche in tre mesi. Dirsi “addio” in municipio ora costa 16 euro
Royalty-Free Stock Photography by Rubberball
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SACILE. Le separazioni fanno assumere un impiegato: allo sportello dello stato civile del Comune a Sacile. Dove sono sotto-organico cronico, come in altri uffici.

«Il carico di lavoro è aumentato: ci sono tante richieste di separazione – hanno confermato i sindacati del settore pubblico sui servizi demografici – e serve un altro funzionario. Il Comune assumerà con la mobilità compartimentale un impiegato».

Cinque casi in tre mesi: a Sacile dirsi addio costa 16 euro in Comune.

Addio a 16 euro. «Con l’avvio delle procedure del divorzio breve, dopo quelle delle separazioni a basso costo attivate in tutti i Comuni tricolori, aumenterà ancora il lavoro – prevedono in municipio le forze sindacali confederali del Pubblico impiego –. Pratiche, incontri, verbali e l’organico in municipio è sottodimensionato».

La crisi non permette concorsi per i precari, ma la mobilità tra enti locali e aumenta anche le richieste in Comune: le coppie senza futuro fanno il tagliando dell’addio con 16 euro.

Le separazioni. «Per 5 separazioni si sono istruiti 10 atti». Lo spiegano i funzionari municipali: una separazione vale due atti da registrare e sono formalità che impegnano ore. Per le separazioni civili aumentano le richieste: la prima nel Comune a Sacile è stata a febbraio.

Davanti al nuovo sportello delle separazioni, due quarantenni hanno scelto la formula “low cost” per separarsi a costi bassi. Dopo di loro, altre quattro coppie di un’età media che oscilla tra 30-50 anni.

«L’11 dicembre 2014 è entrata in vigore la legge 162 – hanno confermato l’interesse tra i sacilesi allo sportello dei servizi anagrafici –. Si sono informate sulle procedure una decina di coppie».

La procedura. La separazione civile è rapida ma la procedura si verbalizza ancora nel formato cartaceo, per sciogliere le promesse. «Il divorzio “fai da te” è sempre un momento triste per le ex coppie – dicono negli uffici comunali –. Alcune sono trentenni che hanno l’intesa sul viale del tramonto e che non vogliono firmare assegni agli studi legali».

I servizi demografici del Comune sono gravati da un altro carico di lavoro, per rendere la dichiarazione di separazione consensuale.

Amori al capolinea. «Si può effettuare richiesta congiunta di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio e modifica delle condizioni di separazione – recitano la normativa in Comune –. Oppure di divorzio davanti all’ufficiale dello stato civile».

Meglio di mercoledì: di sabato ci si sposa e l’ufficio apre solo per i fiori d’arancio e le nascite o morti. Per i fiori d’arancio “appassiti” la separazione è semplificata, senza andare in tribunale, a metà settimana.

La norma. Nuova legge e nuova vita: la norma è utile per i coniugi che vogliono concludere un accordo di separazione, di divorzio o di modifica delle precedenti condizioni di separazione o di divorzio.

Possono farlo con l’assistenza facoltativa degli avvocati difensori, sempre in Comune. «Attenzione – lo ricordano allo sportello del Comune sacilese – la modalità semplificata non è percorribile da moglie e marito di figli minorenni o maggiorenni con handicap grave». C’è anche la possibilità di pentirsi: entro 30 giorni e, magari, poi si torna insieme. Perché l’amore, a volte è come un film.

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