Troppi gatti abbandonati, colonia felina allo stremo a Spilimbergo

SPILIMBERGO. Abbandono di gatti: in città il fenomeno ha assunto i connotati dell’emergenza. Ben undici quelli lasciati soltanto negli ultimissimi giorni in via degli Alpini, non lontano dall’istituto superiore Il Tagliamento, nell’area dell’ex depuratore dove ha sede la principale colonia felina cittadina. Insieme ad altre nove dislocate fra capoluogo e frazioni, è gestita dall’associazione di volontariato Francesco d’Assisi, che da un decennio si occupa delle colonie feline presenti sul territorio comunale.
A lanciare l’allarme è la presidente del sodalizio, Bruna Zanon, costretta a ricorrere persino ai social network pur di trovare qualche concittadino appassionato di animali disposto ad accoglierne qualcuno nella propria casa. «La situazione sta diventando ingestibile – riferisce la referente della Francesco d’Assisi –. Attualmente, nelle dieci colonie del territorio stiamo dando accoglienza complessivamente a 80 gatti. Un numero elevato, ma tutto sommato gestibile, se non fosse che a causa degli abbandoni di intere cucciolate che registriamo settimanalmente, il numero dei nostri ospiti è destinato a crescere in maniera preoccupante».
«Quello che la gente non capisce, purtroppo – sottolinea Zanon –, è che noi non gestiamo un gattile, bensì colonie di gatti che sono sterilizzati e controllati. La conseguenza è che sempre più spesso i mici vengono abbandonati nei pressi delle nostre colonie con lo scopo preciso di chi li abbandona, ovvero trovare sempre qualcuno disposto a prendersene cura. Il risultato è che con il contributo che ci viene dato dal Comune, per l’anno in corso pari a 3 mila euro, non si riesce a far fronte alle spese, tanto che alla fine ci troviamo a doverci rimettere di tasca nostra». Da gennaio ad oggi, ben 37 sono stati i gatti abbandonati e ricoverati dall’associazione, tutti quanti dati in adozione. «Compito che non spetta a noi – fa sapere Bruna Zanon –, visto che il gattile di riferimento è quello di Villotta di Chions, e non le nostre colonie, strutture inadatte ad accogliere i gatti abbandonati».
L’inciviltà di chi abbandona gli amici pelosi non finisce qui: «Poche settimane fa, a Istrago un cagnolino è stato abbandonato nei pressi del cimitero. Fortuna vuole che qualcuno se ne sia preso cura e il cane sia stato adottato. Ma la cosa peggiore che abbia mai visto – conclude Zanon – è aver rinvenuto un cagnolino di poche settimane dentro il cassonetto per la raccolta dei vestiti usati vicino al cimitero di Spilimbergo. Anche in questo caso, tutto è finito bene, ma mi chiedo come si possa arrivare a tanto».
Tutto ciò, nonostante l’abbandono di un animale sia un reato punito penalmente. L’auspicio è che qualcuno, prima o poi, sia colto sul fatto e paghi a caro prezzo un gesto così incivile.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto