Troppi Tir, tempi biblici sulla Strada regionale 14
SAN GIORGIO DI NOGARO. Da cinquanta minuti a un’ora per percorrere i circa 35 chilometri che separano Monfalcone da Torviscosa o San Giorgio di Nogaro.
Grido d’allarme degli utenti-pendolari della Strada regionale 14 (o che dir si voglia Statale 14) che ogni giorno per questioni di lavoro devono recarsi con i propri mezzi a Monfalcone dai due centri della Bassa friulana percorrendo questa trafficatissima arteria non potendo “usare” l’autostrada per questioni di costi o motivi “logistici”, che nell’ultimo anno vedono raddoppiati i tempi di percorrenza a causa dei mezzi pesanti carichi soprattutto di bramme dirette nella Ziac sangiorgina.
«Quattro anni fa - dice un automobilista - per arrivare a Monfalcone ci mettevo 25-28 minuti. C’erano il semaforo di Cervignano all’incrocio con la strada che arriva da Palmanova, e uno a Bistrigna. Due anni fa impiegavo dai 38 ai 42 minuti; da circa un anno i minuti sono diventati 50, ma spesso 60, cioè un’ora!».
Il problema si è aggravato dallo scorso autunno, ma, secondo quanto affermano gli utenti, è diventato critico da dicembre, cioè da quando è arrivato il maltempo, e soprattutto la neve, in quanto «si è spessissimo verificato che alcuni camion che trasportano due bramme contemporaneamente hanno avuto serie difficoltà a percorrere i tratti in salita. In particolare - segnalano ancora i pendolari - c’è un rallentamento vistoso dei mezzi pesanti sulla rampa che va dalla 14 al viadotto di via Fermi (Ziac), malgrado la salita sia dolce.
Stessa cosa è accaduta anche sul ponte della Strada regionale 14 sopra la ferrovia a Cervignano (zona Rossato): quando sulla salita ci sono due di questi mezzi non si va a più di 15-20 km/ora, con conseguenti rallentamenti e colonne di traffico. Situazione analoga si verifica anche sulla salita del ponte di Pieris in direzione Fiumicello-Cervignano. Chiediamo che la Regione intervenga: o liberalizza il transito per i mezzi pesanti in autostrada o incentiva ancora di più i traffici via mare! E lo faccia in breve prima che accada qualche tragedia, già peraltro annunciata (vedi incidenti a Torviscosa)».
San Giorgio con gli impianti siderurgici e i laminatoi è ormai un polo italiano nel traffico di bramme, ma sta facendo scoppiare la rivolta di tutti i Comuni invasi dai camion che trasportano questi giganteschi pezzi di acciaio dal porto di Monfalcone alla Ziac. A tal proposito il consiglio comunale di Monfalcone esaminerà il 21 febbraio la mozione con cui Anna Cisint e di Federico Razzini chiedono espressamente di togliere dalla strada e dal centro i camion.
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