Trovata morta a 16 anni nei bagni della stazione di Udine

La ragazza di Palmanova e studente al Sello di Udine era con un amico. Il corpo senza vita è stato notato da un passante. Probabile overdose. La solidarietà di Fedriga e Fontanini
Udine 5 ottobre 2018 binario 1 Petrussi foto Massimo Turco
Udine 5 ottobre 2018 binario 1 Petrussi foto Massimo Turco

UDINE. Trovata senza vita nel bagno della stazione di Udine, mentre il padre, venuto a prenderla, la attendeva sul piazzale. Un drammatico sospetto e la paura che la città si trovi a rivivere l’incubo delle morti per droga. Alice Bros, una ragazza di 16 anni che viveva a Palmanova, è morta nel tardo pomeriggio di mercoledì.

È stata ritrovata a terra, priva di conoscenza, nel bagno al binario 1. Sull’effettiva causa del decesso sono in corso le indagini, ma tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, c’è anche la più sconvolgente: che si sia trattato di un’overdose d’eroina.

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Sarà l’autopsia a stabilire la verità. La ragazzina, classe 2002, che studiava al liceo artistico Sello, si trovava in compagnia di un amico e si è sentita male poco prima delle 18. A lanciare l’allarme un passante che ha visto il corpo della giovane e il ragazzo in stato confusionale. Gli agenti della Polizia Ferroviaria sono accorsi immediatamente e hanno prestato i primi soccorsi. Nel frattempo era partita la chiamata alla Centrale unica per l’emergenza sanitaria.

Ma gli sforzi degli operatori del 118 non sono bastati a salvare la ragazza: il medico legale non ha potuto far altro che constatare il decesso. Della vicenda è stata informata la Procura della Repubblica di Udine, con il sostituto procuratore Luca Olivotto.

Sono quindi arrivati gli investigatori della Squadra mobile - con il vicequestore aggiunto Massimiliano Ortolan - e i colleghi della Scientifica. Minuziosi e attenti hanno lavorato a lungo nell’area del ritrovamento.

Secondo quanto riferito da un addetto alle pulizie della stazione, è stato l’amico che si trovava con lei, in lacrime, a lasciare il numero di cellulare del padre della ragazza agli agenti della Polfer, guidati dal commissario Stefano Cadelli. L’uomo si trovava fuori dalla stazione e stava aspettando la figlia.

Fedriga: Vicini alla famiglia. "Quanto accaduto a Udine, con il ritrovamento nei bagni della stazione ferroviaria di una sedicenne di Palmanova morta, sembra per overdose di eroina, rattrista e preoccupa l'intera comunità del Friuli Venezia Giulia che istituzionalmente rappresento". Lo afferma il governatore della Regione, Massimiliano Fedriga, che, una volta appresa la notizia, si è subito messo in contatto con il questore di Udine, Claudio Cracovia, per essere aggiornato sullo stato delle indagini.

"Siamo vicini e solidali con la famiglia della giovane - aggiunge Fedriga - perché di fronte a certi drammi si deve aprire un'immediata verifica dei fatti ma, al contempo, va compreso e rispettato il lutto di chi ha perso una persona amata che avrebbe potuto e dovuto avere una vita davanti". "Desideriamo tutti - conclude il governatore - sempre maggiore sicurezza e vigilanza sul nostro territorio per contribuire ad evitare le tragedie della droga che, purtroppo, stavolta sono arrivate a stroncare una minorenne di questa regione".

Fontanini: Siamo preoccupati. "Desta preoccupazione il tragico fatto di cronaca che si è verificato ieri in zona stazione a Udine. La dinamica dev'essere certamente ancora chiarita e l'amministrazione esprime vicinanza sincera alla famiglia della ragazza. Ora vogliamo soltanto che si accerti la verità su quanto accaduto. Qualora dovesse essere confermata la versione dell'overdose, noi come Comune di Udine ci impegnamo ad implementare le politiche indirizzate ai nostri ragazzi puntando sulla sensibilizzazione contro l'uso di sostanze mortali come le droghe", lo ha detto - in una nota il sindaco di Udine, Pietro Fontanini.

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